Nel primo trimestre la compagnia aerea olandese KLM ha riportato un passivo operativo di 252 milioni di euro, contro un passivo operativo di 124 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2002. Il risultato - ha precisato oggi la compagnia - comprende un onere di 69 milioni di dollari derivante dalla decisione di accelerare il ritiro dalla flotta degli aeromobili Boeing 747-300.
Il passivo le imposte e prima delle voci straordinarie è ammontato a 217 milioni di euro (-108 milioni nel primo trimestre 2002). Il trimestre include un passivo straordinario di 181 milioni di euro relativo al risarcimento per la rottura dell'accordo con Alitalia. Il passivo netto incluse le voci straordinarie si è attestato a 447 milioni di euro (-108 milioni nel primo trimestre 2002).
Tra i fattori che hanno determinato il calo dei risultati - ha spiegato la compagnia - ci sono la debolezza dell'economia mondiale, l'instabilità in Medio Oriente, l'impatto della guerra in Iraq (quantificato in 40 milioni di euro sul ricavo operativo) e la diffusione del virus SARS.
Secondo Leo van Wijk, presidente e CEO di KLM, non solo quello attuale è un periodo senza precedenti per l'industria aerea, ma tale situazione è ormai da considerarsi consolidata e rappresenta una vera e propria svolta per il settore.