Classifica dei porti container mondiali: Shanghai scavalcherà Pusan insediandosi al 3' posto della graduatoria
Nonostante l'incetta di ordinativi effettuata nel primo trimestre di quest'anno dai cantieri navali sudcoreani sul mercato delle nuove costruzioni, l'industria navalmeccanica della Corea del Sud subirà l'impatto negativo dell'aumento dei prezzi delle materie prime. L'allarme è stato lanciato ieri dal ministero delle Attività marittime e della Pesca di Seul, che ha rilevato come le industrie siderurgiche sia sudcoreane che giapponesi abbiamo aumentato i prezzi dei materiali per le costruzioni navali o siano in procinto di farlo. "L'aumento dei prezzi - ha affermato il dicastero - si prevede eroderà gran parte della redditività dei cantieri navali nazionali".
Le industrie siderugiche sudcoreane POSCO Co. e Dongkuk Steel Mill hanno incrementato i prezzi delle lamiere d'acciaio alla fine dello scorso e all'inizio dello scorso mese. L'aumento introdotto da POSCO è stato di 20.000 won (16,8 dollari) per tonnellata: il prezzo è salito così da 301,8 dollari a 318,1 dollari alla fine dello scorso anno. Lo scorso mese Dongkuk ha introdotto un aumento di 40.000 won per tonnellata ed ha così accresciuto il prezzo da 318,1 dollari a 350,2 dollari. Anche le industrie siderurgiche giapponesi hanno programmato un incremento del prezzo per tonnellata, che sarà compreso tra 20 e 30 dollari. I prodotti siderurgici giapponesi - che per anni hanno coperto il 10-30% del fabbisogno dell'industria navale sudcoreana in quanto di costo inferiore rispetto ai prodotti sudcoreani - hanno ora prezzi analoghi a quelli praticati dalle industrie siderurgiche della Corea del Sud.
Inoltre, nonostante il forte incremento di ordinativi rilevato all'inizio di quest'anno, l'industria navale sudcoreana - secondo quando affermato dal ministero - ha registrato una modesta crescita dei guadagni, visto che il prezzo delle navi non è aumentato ai livelli previsti dalle società navalmeccaniche.
Anche il settore portuale sudcoreano mostra alcune difficoltà. Oggi il ministero delle Attività marittime e della Pesca ha dichiarato che il rallentamento dell'attività nel porto di Pusan causato dallo sciopero dei camionisti farà sì che lo scalo scenderà dal terzo gradino della graduatoria mondiale dei porti container già nel primo semestre di quest'anno, accelerando i tempi del sorpasso effettuato da Shanghai, atteso in precedenza per la fine di quest'anno o per il 2004.