Domani International Transport Workers' Federation (ITF) annuncerà il possibile avvio di una campagna contro la pratica dell'autoproduzione sulle banchine dei porti europei, che sarà attivata se gli armatori, i caricatori e i rappresentanti dell'Unione Europea continueranno a sostenere la necessità di incoraggiare il self handling a discapito del lavoro dei portuali. Lo ha reso noto oggi ITF, precisando che domani il segretario generale della federazione, Kees Marges, in occasione della convention annuale dell'International Longshoremen's Association (ILA), in programma a Portorico, illustrerà le modalità con le quali si svolgerà la campagna.
Marges preannuncerà nuove azioni contro la liberalizzazione dei porti europei, che saranno avviate se la proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali sarà approvata dal Consiglio UE in programma il prossimo 9 settembre. All'inizio di quest'anno erano già stati effettuati scioperi contro la proposta di direttiva: «gli scioperi di gennaio - sosterrà Marges - hanno rappresentato solo una fase di preparazione per la nostra campagna contro la distruzione dell'occupazione sicura sulle banchine. Abbiamo predisposto una strategia per mobilitare 400.000 lavoratori portuali». «Se la direttiva permetterà il self handling utilizzando i marittimi e nei terminal - è il monito che lancerà domani Marges - allora ci saranno problemi a non finire in tutto il mondo».