L'International Unione of Combined Road-Rail Transport Companies (UIRR) si è associata al plauso tributato da altre associazioni del settore trasportistico al rapporto "van Miert" sulla revisione delle Trans-European Transport Networks (TEN-T) (
inforMARE del
6 ottobre 2003).
L'associazione delle società di trasporto combinato strada-rotaia ha però espresso alcune perplessità sul contenuto del rapporto. I dubbi della UIRR riguardano innanzitutto i progetti per la realizzazione delle cosiddette "autostrade del mare". «Le navi - ha precisato l'associazione - non sono automaticamente più compatibili ambientalmente rispetto al trasporto stradale, poiché - se le cose stanno come sono adesso - in pratica non ci sono normative sulle emissioni delle navi. Il combustibile non è tassato e quindi il consumo costituisce una preoccupazione minore per la costruzione delle navi rispetto alla costruzione di mezzi di trasporto terrestri. Il dubbio è giustificato in particolare per le navi ad alta velocità e laddove le rotte marittime alternative comportano considerevoli allungamenti dei percorsi».
L'UIRR ha rilevato inoltre come il trasporto sulle vie d'acqua interne avvenga su canali o fiumi canalizzati piuttosto che su corsi d'acqua naturali e ha sostenuto che sovente le spese per le infrastrutture in questo settore non hanno alcun rapporto commerciale con i benefici economici e sociali derivanti dal trasferimento del traffico su queste vie d'acqua. Spesso inoltre sorge un conflitto con il trasporto ferroviario, anch'esso soggetto ad aiuti, che opera sulle medesime direttrici di trasporto.
L'associazione ha criticato anche il rapporto quando questo afferma che i "giganteschi progetti" proposti sono in grado di essere gestiti commercialmente. L'UIRR ha richiamato l'esempio del progetto Eurotunnel, il tunnel sotto il canale della Manica che collega il Regno Unito - un mercato di 58 milioni di abitanti - con l'Europa continentale. «Progetti di portata simile, ma con potenziale molto inferiore - si è chiesta l'associazione - possono essere fattibili commercialmente?» Tra questi progetti UIRR ha citato il sistema di collegamento Öresund tra Danimarca e Svezia, il progetto di collegamento Fehmarn-Belt tra Germania e Svezia e il ponte sullo Stretto di Messina.
Infine UIRR ha manifestato perplessità sugli aiuti al trasporto aereo e sull'eccessiva concentrazione del rapporto sui principali progetti infrastrutturali europei, fatto che rischia di distogliere l'attenzione da progetti di portata più limitata ma comunque importanti per lo sviluppo del network infrastrutturale dell'UE.