Nei prossimi sei anni il settore del trasporto ferroviario merci statunitense creerà oltre 80.000 nuovi posti di lavoro. Lo prevede l'Association of American Railroads (AAR). «Con una previsione di crescita della domanda del 67% entro il 2020 - ha detto il presidente e amministratore delegato dell'associazione, Edward R. Hamberger - l'industria ferroviaria offre stabilità e fantastiche opportunità per carriere proiettate nel futuro».
AAR ha sottolineato come l'industria ferroviaria sia in grado di offrire livelli salariali competitivi: nel 2003 - ha precisato l'associazione - gli impiegati di classe I hanno incassato uno stipendio annuo medio di 61.895 dollari, il personale che si occupa della manutenzione dei treni ha avuto un salario medio di 48.853 dollari, mentre i macchinisti hanno guadagnato mediamente 67.128 dollari e gli ingegneri ferroviari hanno ricevuto in media 75.162 dollari con picchi di circa 110.000 dollari. Oltre a questi stipendi i dipendenti ricevono in media benefit per 22.986 dollari.
Alla fine dello scorso anno l'industria ferroviaria dava lavoro a 221.000 persone. AAR ritiene che il settore genererà oltre 80.000 posti di lavoro entro i prossimi sei anni e oltre 140.000 nell'arco del prossimo decennio.