Il gruppo terminalista tedesco Hamburger Hafen-und Lagerhaus-AG (HHLA) ha reso noti ieri i dati del bilancio 2003 che mostra un fatturato di 638 milioni di euro, con una progressione del 25% rispetto ai 510 milioni di euro totalizzati nell'esercizio precedente. Parte della crescita, pari a 42,4 milioni di euro, è stata determinata dall'incremento registrato dalle attività già operate da HHLA, mentre 85 milioni di incremento del fatturato sono derivati da nuove acquisizioni.
L'attività di movimentazione container ha generato un fatturato di 325 milioni di euro (+13%), mentre le attività di trasporto hanno totalizzato un giro d'affari di 185 milioni di euro (+23%)
L'EBITDA è ammontato a 91 milioni di euro totalizzando, come avviene dal 2001 - ha precisato HHLA - un incremento annuo di 10 milioni. L'EBIT è stato di 26 milioni di euro ed è risultato analogo a quello dell'esercizio 2002.
L'utile ante imposte è stato positivo per 9,3 milioni di euro (11,3 milioni nel 2002), mentre l'utile dopo le imposte è stato negativo per 8,5 milioni di euro. HHLA ha spiegato che il calo dei risultati è legato all'avvio delle attività nei terminal di Altenwerder e Lubecca. La flessione - ha precisato il gruppo tedesco - è stata determinata da imposte su utili non ricorrenti e dal fatto che le perdite derivanti dai nuovi terminal di HHLS sono solo parzialmente riconosciute a carico del bilancio.
Il cash flow alla fine dell'esercizio 2003 ammontava a 58,9 milioni di euro contro 51,9 milioni di euro alla fine del 2002. Nell'esercizio 2003 gli investimenti sono ammontati a 106,4 milioni di euro (141,1 milioni nel 2002).
Ricordiamo che lo scorso anno i terminal del gruppo HHLA hanno movimentato complessivamente 3,95 milioni di teu (
inforMARE del
12 gennaio 2004).
Il presidente di HHLA, Klaus-Dieter Peters, ha annunciato che nei primi mesi del 2004 è proseguita - con un tasso di incremento del 20% - la crescita delle performance registrate sia dai terminal del gruppo nel porto di Amburgo che dalla divisione trasportistica.