Il commissario europeo alla Concorrenza, Mario Monti, ha concesso tempo fino alla fine del 2004 al governo spagnolo per trovare un accordo con i sindacati sul piano di salvataggio del gruppo navalmeccanico Izar (
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24 settembre 2004). Il commissario europeo ha sottolineato che il gruppo Izar potrebbe fallire se non verrà raggiunto un accordo.
Inoltre, nell'incontro avuto ieri con i rappresentanti dell'agenzia governativa spagnola SEPI e con i sindacati di Izar, Monti ha ribadito che l'azienda navalmeccanica deve restituire altri 550 milioni di euro (più 110 milioni di euro di interessi) quale parte degli aiuti ricevuti illegalmente dallo Stato, che ammontano complessivamente ad oltre 1,18 miliardi di euro inclusi gli interessi.
I sindacati hanno espresso disappunto per quanto dichiarato da Monti. Il commissario europeo - secondo i rappresentanti dei lavoratori - è andato oltre le sue competenze sostenendo il piano di salvataggio di Izar elaborato dal governo di Madrid e dalla SEPI che prevede la separazione dei cantieri navali militari da quelli civili.
Attualmente il gruppo Izar dà lavoro a quasi 11mila persone, impiegate in gran parte in quattro cantieri navali per la produzione di navi militari e in sei cantieri navali per la produzione di navi commerciali.
Monti ha detto che l'Unione Europea potrebbe approvare eventuali aiuti proposti dalla Spagna per favorire la riduzione del personale del gruppo Izar tramite prepensionamenti e altri meccanismi.
Oggi intanto il ministero spagnolo dell'Industria, del Turismo e del Commercio ha annunciato che il prossimo anno saranno quadruplicate le risorse per il settore navale pubblico, che ammonteranno a 209 milioni di euro. I 209 milioni - ha precisato il ministro all'Industria, José Montilla Aguilera - saranno destinati ad Izar «come aiuti previsti e approvati nell'ambito della normativa dell'UE».