Il Comitato Portuale di Genova ha esaminato oggi alcune questioni cruciali per lo sviluppo del porto. In merito alla lunga, e non ancora conclusa vicenda dell'assegnazione del terminal Multipurpose (
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14 luglio 2004), il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi, ha comunicato al Comitato che ad oggi sono stati esaminati tutti i piani di impresa presentati, fatta eccezione - precisa una nota dell'ente portuale - per quello relativo al Genoa Distriport, pervenuto soltanto pochi giorni fa. Inoltre Novi ha sottolineato che alcuni dei ricorsi presentati al Tar da alcuni dei soggetti coinvolti sono stati ritirati, altri ritirati parzialmente, mentre alcuni rimangono attivi. Il presidente dell'authority portuale ha assicurato comunque che la soluzione definitiva della vicenda dovrebbe giungere a breve termine.
Circa il lavoro dell'Agenzia Waterfront e Territorio, incaricata dagli enti locali di analizzare il progetto di Renzo Piano per il porto (
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20 settembre 2004) e riunitasi sinora cinque volte, Novi ha spiegato che si è proceduto ad una valutazione comparativa tra il Piano Regolatore Portuale vigente e il Piano Operativo triennale, analizzandone le compatibilità e incompatibilità con il progetto dell'architetto. L'Agenzia ha stabilito che sarà necessario intervenire ad una variante generale del PRP che necessiterà di una ulteriore fase preventiva di approfondimento. L'organismo sta ora valutando quale strumento giuridico sia più appropriato per giungere alla fase di preventivazione.
Il presidente dell'Autorità Portuale ha illustrato anche la relazione sui grandi lavori pubblici eseguiti o messi in campo nel porto di Genova tra il 1997 e il 2004. Nel periodo considerato sono stati movimentati circa 266 milioni di euro tra finanziamenti dello Stato, della Regione, del Comune e dello stesso ente portuale. Novi si è soffermato sul progetto di Ponte Parodi, precisando che nel corso dell'ultima assemblea della società Porto Antico l'ente portuale ha chiesto ed ottenuto garanzie, ritenute irrinunciabili, relative ad alcune caratteristiche tecniche dell'opera e alla sua futura gestione e, in particolare, che la banchina destinata all'attracco delle navi da crociera che sarà realizzata a Ponte Parodi abbia dimensioni e caratteristiche adeguate ad ospitare le unità di ultima generazione, che venga realizzata una nuova viabilità dedicata ai pullman e che l'Autorità portuale possa disporre uno spazio di 4.000 metri quadrati e non di 2.000 metri quadrati come inizialmente previsto. I vertici di Autorità portuale hanno ottenuto anche la possibilità di poter assegnare direttamente la concessione dell'area, senza passare attraverso la Porto Antico.
Inoltre Novi Novi ha comunicato al Comitato che è pronto il bando per l'assegnazione del servizio di manovre ferroviarie in porto. Il presidente dell'Autorità Portuale ha confermato l'intenzione di aprire la gara a tutti i soggetti interessati e giudicati idonei a parteciparvi.
Sul problema delle dogane, Novi ha confermato la piena collaborazione di tutte le parti in causa e l'assicurazione da parte del sottosegretario all'Economia, Manlio Contento, che ha promesso l'aumento della dotazione dell'organico delle dogane entro il prossimo 10 ottobre.
Infine il Comitato portuale ha approvato un ordine del giorno che conferma la necessità della comunità portuale genovese di disporre di un bacino di carenaggio adeguato alle esigenze delle nuove tipologie di navi. È stato stabilito che l'Autorità Portuale promuova tutti gli adempimenti finalizzati all'immediata cantierabilità del progetto, impegnandosi peraltro nella ricerca di finanziamenti che riducano l'impegno del settore pubblico, non escludendo o di poter ricorrere a strumenti quali ad esempio il project financing. ma continuando a chiedere l'approvazione da parte del ministero competente con il quale - è stato precisato - il Comitato intende agire di comune accordo.