Nel 2005 è previsto un incremento significativo dell'attività crocieristica nel Mediterraneo. Una crescita accentuata dal fatto che quest'anno il Mediterraneo è stato penalizzato dalle defezioni, entrambe per difficoltà finanziarie, delle compagnie crocieristiche Festival Crociere e Royal Olympic Cruises. Nella prossima stagione le navi delle due compagnie, poste sotto sequestro nel 2004, saranno rimpiazzate da unità di altri operatori o torneranno a navigare nel Mediterraneo sotto altre insegne crocieristiche. Ma la novità è costituita anche dall'ingresso di nuovi gruppi in questo mercato.
La trasformazione dello scenario crocieristico del Mediterraneo è stata descritta oggi a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, dall'amministratore delegato di Seatrade, Chris Hayman, nel corso della presentazione della prossima edizione di Seatrade Med 2004, che si terrà alla Fiera di Genova dal 3 al 5 novembre prossimi.
Hayman ha anticipato che, per il 2005, molte compagnie crocieristiche hanno deciso di operare nel Mediterraneo anche in inverno. Il prossimo anno - ha aggiunto - ci sarà «l'arrivo di Carnival Cruise Line, per la prima volta nel Mediterraneo, con passeggeri che per il 90% arriveranno dagli Stati Uniti»; inoltre la no-frills cruise company Easy Cruise inizierà ad operare nel prossimo maggio e - ha sottolineato - «questo rappresenta un importante sviluppo per il mercato del Mediterraneo». Saranno infine introdotte navi più grandi e nuove destinazioni, tra cui il nord Africa, e in particolare la Libia.
«Tredici-quattordici anno fa - ha osservato il presidente di Stazioni Marittime Spa, Fabio Capocaccia - il Mediterraneo rappresentava il 10% delle crociere mondiali, contro il 55% dei Caraibi. In questi anni il Mediterraneo ha recuperato l'1% all'anno; ora il Mediterraneo rappresenta il 20%, con una quota del 10% in più che è stata erosa ai Caraibi, scesi dal 55% al 45%».
Capocaccia ha sottolineato come nel Mediterraneo le crociere non siano "monotipo" come nei Caraibi, dove "l'aspetto-nave" riveste grande importanza, ma offrano invece itinerari del tutto differenti grazie alle diversità culturali, architettoniche, storiche, archeologiche che caratterizzano le sponde del Mediterraneo. Il Mediterraneo si differenzia anche per il fatto che «il grosso del mercato è costituito da "new comers", piuttosto che da "repeaters"».
Capocaccia ha evidenziato come l'industria crocieristica abbia saputo assorbire con rapidità sempre maggiore i traumi di eventi come quello dell'11 settembre 2001 o come la recente guerra in Iraq. Il presidente di Stazioni Marittime ha accennato anche al calo di traffico crocieristico registrato nel 2004 dal porto di Genova, determinato dalla perdita degli scali delle navi di Festival e Royal Olympic ma anche dal trasferimento delle navi di Costa Crociere da Ponte dei Mille, gestito da Stazioni Marittime Spa, al vicino porto di Savona, dove la compagnia dispone ora di un terminal dedicato.
Da mesi Genova lavora per attirare altri operatori crocieristici e per riavvicinare Costa alle banchine del capoluogo ligure. «Stiamo studiando - ha detto Capocaccia - un assetto societario di Stazioni Marittime che possa dare soddisfazione a Costa Crociere».
Assetto societario nel quale il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi, vedrebbe volentieri una partecipazione massiccia di operatori crocieristici: «mi sto battendo - ha precisato - perché Ponte dei Mille venga assegnato alle compagnie crocieristiche, perché è l'unico modo per crescere». «Costa Crociere - ha aggiunto - chiede che una banchina sia gestita da armatori, e non solo da Costa». Questa banchina - ha spiegato - potrebbe essere individuata a Ponte Parodi, nel quadro della prossima ristrutturazione del molo. Ma l'espansione dell'attività crocieristica - ha annunciato Novi - potrebbe interessare anche Calata Gadda, che - non dovendo più subire le limitazioni imposte dallo sbocco del progettato tunnel sotto il porto - potrebbe essere utilizzato per il traffico dei passeggeri.
Novi ha sottolineato la solidità e le buone prospettive dell'industria crocieristica. «Il futuro delle crociere è brillante», lo testimonia - ha detto - anche il differente coinvolgimento finanziario degli armatori nella costruzione delle nuove navi da crociera: ora - ha spiegato - gli investimenti degli armatori per la realizzazione di nuove unità sono pari al 50% cash, contro una precedente esposizione cash pari al 20%.
A margine della presentazione odierna Novi ha specificato quale sia la posizione dell'Autorità Portuale nei confronti dell'offerta che l'imprenditore Aldo Spinelli ha avanzato per ottenere il controllo di Terminal Multipurpose Spa (
inforMARE del
22 ottobre 2004). Novi ha definito «cosa legittima e lecita» l'offerta di Spinelli, ma ha ricordato che «Spinelli ha dichiarato che avrebbe mandato all'aria gli accordi precedenti se avesse ottenuto il controllo del Multipurpose». «Spinelli - ha detto il presidente dell'ente portuale - dovrà garantire il rispetto degli accordi stipulati». Se la proposta di Spinelli è lecita e legittima, resta però da spiegare - nel caso Spinelli decida di rispettare gli accordi già fissati per il riassetto del Multipurpose - se possa essere definita anche sensata.
Bruno Bellio