La situazione trimestrale consolidata del gruppo italiano Saipem al 30 settembre 2004, esaminata oggi dal consiglio di amministrazione della società, mostra ricavi a 1.158 milioni di euro (1.135 milioni nel corrispondente trimestre del 2003), utile operativo a 73 milioni di euro (81 milioni) e utile netto a 49 milioni di euro (48 milioni). Il cash flow (utile più ammortamenti) è stato di 115 milioni di euro (113 milioni nel terzo trimestre del 2003).
Nei primi nove mesi di quest'anno i ricavi sono ammontati a 3.069 milioni di euro (3.003 milioni nel corrispondente periodo del 2003), l'utile operativo a 200 milioni di euro (219 milioni) e l'utile netto a 131 milioni di euro (138 milioni). Il cash flow (utile più ammortamenti) è stato di 317 milioni di euro (332 milioni nei primi nove mesi del 2003).
Gli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2004 sono stati pari a 131 milioni di euro (198 milioni nel corrispondente periodo del 2003) ed hanno riguardato principalmente interventi strutturali sulle piattaforme semisommergibili
Scarabeo 3 e
Scarabeo 4, sul jack up
Perro Negro 3 e sulla nave posatubi
Castoro Otto, l'acquisto di mezzi e di strutture necessarie per l'esecuzione del progetto Sakhalin in Russia e i lavori per la realizzazione di un cantiere di fabbricazione in Kazakhstan e per l'ampliamento di quelli in Angola e in Nigeria.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre scorso ammonta a 1.105 milioni di euro, con un aumento di 152 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003. «È da ricordare - ha sottolineato Saipem - che l'esercizio 2003 aveva beneficiato di un andamento particolarmente positivo del capitale circolante, anche per effetto di rilevanti acquisizioni di contratti di tipo EPIC. È atteso che la tipologia di contratti che si prevede di acquisire nel quarto trimestre del 2004 e nel primo trimestre del 2005 consentirà la riduzione dell'indebitamento sotto il livello di fine 2003».
Nei primi nove mesi del 2004 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 3.140 milioni di euro (3.409 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2003), dei quali 1.959 milioni di euro riferiti ai settori mare (Costruzioni e Perforazioni).
Saipem prevede per l'intero esercizio 2004 un'ulteriore crescita rispetto al 2003 sia dei ricavi sia del portafoglio ordini. «Un fenomeno che incide negativamente sulla redditività della Saipem - ha osservato il gruppo italiano - è l'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro USA in relazione alla circostanza che circa il 70% dei ricavi Saipem sono espressi in dollari USA e che i costi delle strutture di Milano e Parigi e la quasi totalità degli ammortamenti, per complessivi 600 milioni annui circa, sono in euro». «Per valutare l'impatto dell'apprezzamento dell'euro - ha spiegato Saipem - è da considerare che tra l'acquisizione dei contratti (e relativa copertura cambi) e l'esecuzione degli stessi intercorre circa un anno. Ciò ha comportato che nel 2003 il cambio medio di fatturazione della Saipem sia stato pari a 1 (rispetto a un rapporto medio euro/dollaro USA di periodo di 1,13); nel 2004 gli ordini da eseguire nell'esercizio già in portafoglio a fine 2003 e quelli che sono stati e saranno acquisiti nello stesso 2004 fanno prevedere un cambio medio di fatturazione di 1,15. L'apprezzamento dell'euro da 1 a 1,15 determina una riduzione, in termini di euro equivalenti, dei margini generati dai contratti in dollari USA (effetto "translation") quantificabile in circa 30 milioni di euro; l'effetto dei costi di struttura in euro determina un ulteriore impatto negativo sul risultato operativo quantificabile in circa 50 milioni di euro». «Allo stato - ha però sottolineato il gruppo - si ritiene che le distintive capacità e competenze, l'elevato portafoglio ordini e le ulteriori sinergie di costo rivenienti dall'integrazione Bouygues Offshore (
inforMARE del
15 maggio 2002, ndr) possano sostanzialmente compensare gli effetti negativi dell'apprezzamento dell'euro e consentire, anche per un previsto miglior andamento della gestione finanziaria, risultati per il 2004, in linea o vicini al record del 2003».