Stamani il commissario europeo alla Concorrenza Neelie Kroes, ha contattato telefonicamente il ministro spagnolo dell'Economia, Pedro Solbes, per esprimere le preoccupazioni dell'esecutivo europeo circa l'accordo sui cantieri navali IZAR stretto ieri dalla SEPI e dai sindacati (
inforMARE del
17 dicembre 2004).
Neelie Kroes ha spiegato che, in base ad una prima valutazione, la Commissione ritiene che non siano stati rispettati tutti gli impegni assunti dal governo spagnolo nei confronti dell'UE ed ha preannunciato la possibilità che la Commissione Europea avvii una nuova indagine sugli aiuti di Stato ricevuti dai cantieri spagnoli.
Neelie Kroes ha comunque assicurato che Bruxelles manterrà il suo impegno di non comunicare, se non dopo il 31 dicembre, la richiesta di restituzione degli aiuti di Stato per 854 milioni di euro ottenuti da IZAR, fatto che comporterebbe il fallimento immediato del gruppo navalmeccanico.
Rendendo noto il contenuto della telefonata, il portavoce alla Concorrenza, Jonathan Todd, ha precisato che la Commissione ha sottolineato la necessità di ricevere i dettagli del nuovo piano di salvataggio di IZAR e che le preoccupazioni di Bruxelles vertono principalmente sul fatto che non sembra essere stata fissata una data per la chiusura dei cantieri navali di Fene e San Fernando e che i termini della liquidazione dei cantieri civili di Sestao non sono chiari. Inoltre - ha precisato Todd - la Commissione ha manifestato preoccupazione per il fatto che, secondo le informazioni in suo possesso, saranno sei i cantieri navali civili che confluiranno nella società di produzione navale militare creata nell'ambito del piano di salvataggio di IZAR, contro i quattro concordati con l'UE.