Il governo indiano ha diffuso ieri un comunicato sull'operatività dei porti nazionali colpiti in misura diversa dall'onda di tsunami causata dal terremoto che ha sconvolto lo scorso 26 dicembre il sud-est asiatico.
Nelle isole Andamane risulta operativo il solo porto di Port Blair, che è in grado di ricevere navi di grandi dimensioni.
Nelle isole Nicobare tutte le infrastrutture portuali hanno subito danni e non possono essere utilizzate per il traffico marittimo. I soccorsi possono quindi giungere solo per via aerea. Sono in corso i lavori per rendere operative due banchine che - ha precisato l'esecutivo - potranno essere utilizzate nell'arco di 24 ore.
Tutti i porti dell'India continentale sono invece pienamente operativi.
Secondo le prime stime rese note dal governo, la riparazione delle infrastrutture portuali danneggiate dallo tsunami costerà circa 10 miliardi di rupie (230 milioni di dollari).