La britannica Freight Transport Association (FTA) e la società di consulenza NAI Fuller Peiser hanno avviato uno studio sull'impatto sui settori del trasporto e della logistica e sui beni immobili della direttiva sull'orario di lavoro, che entrerà in vigore il prossimo 23 marzo. La direttiva - ha ricordato FTA - ridurrà l'orario medio di lavoro settimanale degli autotrasportatori a 48 ore, con una diminuzione prevista del 10% della produttività e un costo aggiuntivo per l'industria britannica di un miliardo di sterline.
«La direttiva sull'orario di lavoro - ha osservato il Policy Director di FTA, James Hookham - sarà una delle normative più onerose e di maggior impatto sugli operatori dell'autotrasporto. Lo studio sull'impatto della direttiva di FTA - NAI Fuller Peiser valuterà gli effetti che la normativa avrà sul mercato del lavoro, incluso l'aumento degli stipendi e il versamento di premi, la necessità di impiegare più autisti e mezzi e, soprattutto, l'impatto che avrà sulla localizzazione delle attività di distribuzione. Ad esempio, la riduzione delle ore di lavoro degli autisti potrà determinare la necessità di adottare nuovi modelli di distribuzione e perciò la ricollocazione di centri di stoccaggio e distribuzione».
L'iniziativa di FTA e NAI Fuller Peiser prevede la stesura di rapporti trimestrali sugli effetti della direttiva sull'industria britannica che saranno pubblicati nei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre.
Intanto FTA ha analizzato l'andamento dei costi dell'autotrasporto nel 2004. Secondo l'associazione britannica, lo scorso anno i costi relativi all'impiego di autoarticolati di 44 tonnellate sono aumentati del 5,6%, mentre per camion di 17 tonnellate l'aumento è stato del 4,9%. Gli aumenti - ha spiegato FTA - sono stati determinati principalmente dalla crescita del prezzo del carburante: nel 2004 il gasolio ha subito un aumento dell'11%. Il carburante rappresenta oltre il 30% dei costi operativi dei veicoli pesanti. Inoltre, nei dodici mesi conclusisi lo scorso ottobre, gli stipendi degli autisti, anch'essi pari al 30% dei costi operativi, sono cresciuti del 4,3%, contro un aumento del 3,5% nell'anno conclusosi il 31 ottobre 2003 ed un aumento del 3,5% nell'anno conclusosi il 31 ottobre 2002.