Il gruppo terminalistico Contship Italia (gruppo Eurokai/Eurogate) ha formalizzato oggi la propria proposta per la gestione di un terminal nell'area portuale genovese di Voltri. L'offerta è stata presentata stamani al presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi, dall'amministratore delegato del gruppo Contship Italia, Cecilia Battistello Eckelmann, e da Nereo Marcucci, consigliere di amministrazione della società terminalista nonché ex presidente dell'authority portuale di Livorno.
La proposta riguarda il sesto modulo del terminal di Voltri ed è allargata anche al quinto modulo, ma - per stessa ammissione di Cecilia Battistello - a Contship Italia «interessa tutto il porto di Voltri».
L'iniziativa dell'azienda terminalista - presentata oggi nella sede della Camera di Commercio di Genova - giunge a due mesi dallo sfogo del gruppo sulla scarsa dinamicità del sistema portuale italiano e dal veemente attacco di Cecilia Battistello al gruppo PSA, attuale gestore del container terminal di Voltri (
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25 novembre 2004). La proposta per acquisire il sesto modulo ed altre aree di Voltri era pronta già allora: lo ha confermato Marcucci, spiegando che Contship Italia ha atteso il pronunciamento del Consiglio di Stato sui dragaggi nel porto della Spezia. La sentenza, che sblocca il fermo imposto dal Tar della Liguria alle attività di dragaggio, ridà fiducia allo scalo spezzino e prospettive al La Spezia Container Terminal (LSCT) del gruppo Contship Italia che - ha detto l'amministratore delegato del gruppo - «può guardare avanti».
Oltre a riconfermare il ruolo primario della Spezia nelle strategie di Contship Italia, il gruppo terminalista ha ribadito anche il suo forte interesse per il porto di Genova: «negli ultimi due mesi - ha detto Cecilia Battistello - Contship è andata avanti con l'obiettivo di mettere piede a Genova».
Per perseguire l'ambito obiettivo l'imperturbabile e agguerrita manager di Contship Italia non ha esitato a rinnovare gli attacchi al gruppo PSA. Parlando dell'incontro di stamani con Novi, Cecilia Battistello ha detto che il presidente della port authority di Genova li ha accolti «molto bene». «Novi, come uomo di shipping - ha aggiunto - sa che il terminal di Voltri può fare molto di più, molto più volume, di quello che fa oggi». Il La Spezia Container Terminal - ha sottolineato - «fa lo stesso volume di Voltri, nonostante Voltri abbia 1.233.000 metri quadrati contro i 270.000 metri quadrati di LSCT».
Contship Italia prevede di portare a Genova un traffico pari a 350.000 teu entro i primi cinque anni d'attività, partendo - ha spiegato Cecilia Battistello - da centomila teu e poi crescendo progressivamente. «Sui 140.000 metri quadrati del sesto modulo Contship si propone un rapporto di 1:3 tra metri quadrati e volume, cioè - ha precisato Marcucci - il rapporto che abbiamo alla Spezia».
Per Voltri il gruppo prevede un investimento di circa 40 milioni di euro. Il terminal darà lavoro a 170 addetti nel primo anno, per arrivare a 450 unità a regime. Per Genova, inoltre, saranno studiate iniziative specifiche: c'è - ad esempio - l'intenzione di sviluppare alcune soluzioni ferroviarie a servizio dell'attività del terminal con Sogemar, la società di logistica del gruppo.
Il terminal di Voltri potrà essere inserito da subito tra gli scali dei servizi delle principali compagnie di navigazione che utilizzano portacontainer dell'ultima generazione: i 14 metri di pescaggio di Voltri - secondo Cecilia Battistello - non costituiscono un problema
A Voltri - ha detto Nereo Marcucci - Contship Italia conta di «realizzare sinergie di tipo industriale come avviene in altri porti, dove sul fronte banchina ci sono più operatori». Cecilia Battistello ha comunque precisato che il suo gruppo non ha «parlato con altri pretendenti per il sesto modulo» e, nella proposta alla port authority genovese, non ha specificato quali tra i suoi numerosi e importanti clienti deciderà di servirsi del nuovo terminal. Certo non Mediterranean Shipping Company (MSC) che - ha precisato - a Genova andrà a calata Bettolo: «noi - ha detto - pensiamo ad altri clienti». Cecilia Battistello ha ricordato le collaborazioni che il gruppo stringe con alcuni tra i principali operatori mondiali del settore container, come a Bremerhaven con le joint venture 50:50 tra la capogruppo Eurokai/Eurogate con Maersk e MSC, compagnie che collaborano con il gruppo tedesco anche in Italia.
Al di là delle velleità di Contship Italia, il futuro del terminal di Genova sembra essere sempre più nelle mani dei grandi gruppi armatoriali che, garantendo i propri volumi di traffico all'uno o all'altro terminalista, sono in grado di scegliere chi gestirà l'area portuale genovese. Una spanna di vantaggio favorisce però PSA, che - forte della sua concessione - difficilmente potrà essere scalzato da Voltri, a meno che le compagnie di navigazione e l'Autorità Portuale di Genova non siano intenzionate ad affrontare una battaglia legale da cui difficilmente il gruppo terminalista di Singapore potrebbe uscire sconfitto. Ad A.P. Møller-Maersk, COSCO ed Evergreen - le tre società armatoriali candidatesi a partecipare alla gestione di Voltri - probabilmente non resta che scegliere se allearsi con il gruppo PSA, assolutamente intenzionato a continuare ad operare nel porto italiano, o se puntare al sesto modulo del terminal, con o senza Contship Italia.
Bruno Bellio