Il presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, ha formalizzato oggi la nomina a presidente dell'Autorità Portuale della Spezia di Cirillo Orlandi, già amministratore delegato di PSA Sinport Sinergie Portuali Spa, la società terminalista che fa capo al gruppo PSA di Singapore e che gestisce i container terminal VTE di Genova e Vecon di Venezia.
La scelta di Orlandi, consigliere nazionale del Partito Repubblicano Italiano, dovrà essere ufficializzata nei prossimi giorni dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi.
La nomina di Orlandi, che Biasotti avrebbe dovuto annunciare alla Spezia nel corso di una visita annullata all'ultimo minuto, giunge tra accese proteste. Commentando la decisione odierna di Biasotti, il sindaco della Spezia, Giorgio Pagano, ha detto che «la scelta di confermare Orlandi alla guida dell'Autorità Portuale mostra chiaramente che ormai siamo di fronte a un presidente della Regione allo sbando, senza bussola, che per un pugno di voti mette con disinvoltura a repentaglio le sorti di un intero territorio». «La verità è questa. Biasotti - ha spiegato - non ha mai ricercato l'intesa con la città, con le istituzioni spezzine. Ha sempre agito, in tutta questa vicenda, secondo logiche di parte. Ha scelto Orlandi, amministratore delegato di un terminal genovese, per compiacere il senatore Grillo; lo stesso giorno ha annunciato in pompa magna l'alleanza elettorale con Schiffini, e cioè con il promotore di una vera e propria crociata contro il nostro porto. Proprio lo stesso Biasotti che ha approvato il Piano Regolatore Portuale e che, fino a pochi giorni fa, per bocca del suo assessore Gatti, si dichiarava a favore dei dragaggi». L'imprenditore Enrico Schiffini, che ha annunciato oggi la sua candidatura alle elezioni regionali nella lista Biasotti, è presidente del Comitato per la salvaguardia e sviluppo del Golfo dei Poeti, comitato che si era schierato contro i dragaggi nel golfo della Spezia, necessari per garantire l'operatività del porto, presentando un ricorso al Tar.
«La scelta di Orlandi - ha proseguito Pagano - sta già dimostrando tutte le sue conseguenze. E' netta la reazione della città che ha subito uno schiaffo, un'umiliazione. In queste ore c'è un fronte compatto contrario a un presidente calato dall'alto. Negli spezzini, e non solo nei lavoratori e negli operatori della comunità portuale, stanno crescendo preoccupazione, disagio e insofferenza. Le notizie sul possibile licenziamento di 150 lavoratori di LSCT non fa che accrescere tensioni e malessere». I dipendenti del La Spezia Container Terminal (LSCT) hanno protestato oggi davanti all'Autorità Portuale della Spezia contro la possibile riduzione dei posti di lavoro determinata dal trasferimento a Genova dei servizi della Grand Alliance, costituita dalla compagnie di navigazione Hapag-Lloyd, MISC, NYK Line, OOCL e P&O Nedlloyd, che garantisce al porto un volume di traffico annuo pari a circa 250.000 teu.
«In città - ha detto il sindaco Pagano - si sta facendo sempre più avanti la convinzione che dietro a questa apparente confusione si celi, in realtà, da parte di Biasotti e del centrodestra ligure, un lucido disegno di penalizzazione delle attività portuali e dell'intero territorio spezzini».