Carnival e Costa Crociere non manifestano alcuna preoccupazione per il futuro dell'industria crocieristica. Attualmente il mercato "tira" e le previsioni restano positive. Una buona dose di fiducia circa il buon andamento del settore Carnival l'aveva già ampiamente manifestata lo scorso anno affidando un'ingente commessa a Fincantieri del valore complessivo di 2,6 miliardi di dollari (
inforMARE del
23 settembre 2004).
Stamani, nello stabilimento di Sestri Ponente (Genova) del gruppo navalmeccanico italiano, è avvenuto il varo tecnico di
Costa Concordia, la nuova ammiraglia di Costa Crociere ordinata dalla compagnia a Fincantieri all'inizio dello scorso anno (
inforMARE del
19 gennaio 2004). L'unità sarà impiegata nel Mediterraneo. Costa non teme una saturazione del mercato, anche se nell'estate del 2006 - quando
Costa Concordia entrerà in servizio - il Mediterraneo sarà solcato da un numero di navi da crociera decisamente superiore a quello attuale.
L'andamento dell'attività della compagnia crocieristica genovese nei primi mesi del 2005 è stato positivo: «quest'anno - ha confermato il presidente e amministratore delegato di Costa, Pier Luigi Foschi - l'incremento della capacità della flotta è stato del 18% e l'incremento dell'occupazione è stato analogo».
Inoltre Carnival e Costa ritengono che il comparto crocieristico abbia ancora notevoli margini di miglioramento: «le 12 nuove navi del gruppo in costruzione - ha detto il chairman e CEO di Carnival, Micky Arison - saranno destinate ai mercati dove siamo già presenti e dove c'è ancora un forte potenziale di crescita». Arison ha spiegato che il gruppo è orientato in particolare verso l'Europa, anche perché - ha ammesso - il rafforzamento del dollaro «non permette grandi margini in Nord America».
Il 14 luglio 2006
Costa Concordia partirà da Civitavecchia per la crociera inaugurale di nove giorni che toccherà Savona, Barcellona, Alicante, Gibilterra, Lisbona, Cadice e Malaga. Successivamente, fino al 19 novembre 2006, la nave offrirà crociere di sette giorni che comprenderanno scali a Civitavecchia (domenica), Savona (lunedì), Barcellona (martedì), Palma (mercoledì), Tunisi (giovedì), Malta (venerdì) e Palermo (sabato).
Costa Concordia, che ha una stazza lorda di 112.000 tonnellate, è lunga 290 metri, ha 1.500 cabine (di cui circa il 40% dotate di balcone sul mare) e una capacità totale di 3.780 passeggeri. I membri dell'equipaggio saranno 1.110. Il valore della commessa per la costruzione della nave ammonta complessivamente a 450 milioni di euro. Nello stabilimento di Sestri Ponente è in costruzione la gemella di Costa
Concordia, che sarà ultimata nel maggio 2007.
Il valore delle commesse assegnate a Fincantieri da Costa dal 2000 al 2004 è di circa due miliardi di euro. Fincantieri, con un portafoglio ordini di nove navi - ha sottolineato l'amministratore delegato del gruppo navalmeccanico italiano, Giuseppe Bono - detiene attualmente il 46% del mercato mondiale delle costruzioni crocieristiche. «Nel 2005 - ha aggiunto - pensiamo di segnare un'ulteriore crescita dell'attività e saremo ancora in utile». Il gruppo - ha confermato Bono - è pronto per la privatizzazione che - ha spiegato - «pensiamo possa avvenire con una quotazione sul mercato azionario». Pur sottolineando che «la decisione sulla privatizzazione compete agli azionisti», Bono ha detto che «nei primi mesi dell'anno venturo Fincantieri sarà pronta per fare un'IPO».
Il presidente di Fincantieri, Corrado Antonini, ha rilevato come la cantieristica europea, con una produzione ad alta tecnologia, abbia saputo contrastare la concorrenza degli stabilimenti asiatici. Antonini non prevede un'imminente ingresso dei cantieri del Far East nel settore delle costruzioni crocieristiche, anche se - ha osservato - «con la Cina che si sta affermando sui grandi numeri, la Corea prima o poi dovrà porsi il problema di diversificare la produzione».
Bruno Bellio