Assologistica ritiene che la direttiva europea sull'accesso al mercato dei servizi portuali sia «inutile e perfino dannosa nonostante gli emendamenti proposti dal relatore». Per questo l'associazione ha giudicato «particolarmente utile e tempestiva l'iniziativa dell'Autorità Portuale di Venezia che ha riunito tutti gli attori della portualità italiana consentendo loro di esprimere al presidente della commissione Trasporti del Parlamento Europeo, onorevole Paolo Costa, ed al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, professor Lunardi, le proprie opinioni sulla direttiva sull'accesso ai servizi portuali che il 10 ottobre verrà discussa a livello comunitario».
Assologistica ha sottolineato oggi di aver «particolarmente apprezzato la posizione espressa dal ministro Lunardi che nel suo intervento conclusivo ha sottoposto la condivisione italiana della direttiva al superamento di molte perplessità tra le quali quella relativa alla verifica dell'influenza che avrà sul mercato dell'offerta dei servizi portuali a livello europeo l'ingresso nella Comunità di Paesi di antiche tradizioni marittimo-portuali ma con situazioni sociali, salariali e di normativa ambientale assai diverse».
«L'attuale regolamentazione delle autorizzazioni e concessioni nei porti italiani - ha osservato Assologistica - corrisponde infatti alle necessità del mercato ed alle modalità storiche attraverso le quali le attività portuali si sono trasformate in vere e proprie industrie».
«La Commissione Europea, se vuole contribuire ad aumentare la competizione tra porti e nei porti - ha concluso Assologistica - deve cogliere ogni occasione per stimolare i Paesi membri ad aumentare l'offerta infrastrutturale anche attraverso l'allineamento delle normative dei diversi Paesi in tema di salvaguardia ambientale, velocizzazione delle procedure per la realizzazione di nuove infrastrutture, trasparenza negli aiuti di stato, le cui diversità possono rappresentare elementi di distorsione della leale concorrenza tra sistemi portuali nazionali».