Il Parlamento europeo ha approvato oggi il cosiddetto terzo pacchetto ferroviario. In merito alla proposta di legge sui diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale, l'europarlamento ha chiesto che i servizi ferroviari passeggeri internazionali siano liberalizzati a partire 1' gennaio 2008 e che i servizi ferroviari passeggeri nazionali siano aperti alla concorrenza dal 1' gennaio 2012. La Commissione Europea aveva invece previsto la sola liberalizzazione dei servizi internazionali a partire dal 2010 (
inforMARE del
3 marzo 2004).
Il Parlamento ha votato a favore di un sistema di indennizzi per i viaggiatori che - secondo il relatore Dirk Sterckx - non dovrebbe essere applicato ai soli passeggeri dei servizi ferroviari internazionali, come proposto dalla Commissione Europea, ma anche a quelli dei servizi nazionali. In particolare l'europarlamento ha approvato un emendamento che propone un indennizzo pari al 25% del prezzo del biglietto per ritardi di almeno 60 minuti, un indennizzo pari al 50% per ritardi di almeno 120 minuti ed un indennizzo pari al 75% del prezzo del biglietto per ritardi di almeno 180 minuti. Tali indennizzi dovrebbero essere pagati entro un mese dalla richiesta di risarcimento. Inoltre i passeggeri che possiedono biglietti stagionali e che incorrono in ritardi o nella cancellazione di viaggi dovrebbero essere indennizzati con l'assegnazione di viaggi gratuiti, con riduzioni del prezzo del biglietto o con l'estensione del periodo di validità del biglietto stagionale.
Il Parlamento europeo ha invece bocciato il sistema di indennizzi relativo al settore del trasporto ferroviario delle merci. I parlamentari hanno stabilito che tale sistema non aumenterebbe gli standard del settore ed hanno ritenuto che le normative internazionali in vigore impongano già precisi vincoli al trasporto ferroviario delle merci. Piuttosto che imporre normative più severe e imporre sanzioni, l'europarlamento ha ritenuto che l'enfasi debba essere posta sul rendere più facile l'accesso al mercato alle nuove società ferroviarie.
Il terzo pacchetto ferroviario, con i nuovi emendamenti, dovrà ora passare al vaglio del consiglio dei ministri dei Trasporti dell'UE.