La Commissione Europea ha presentato oggi il "terzo pacchetto ferroviario", con il quale viene proposta l'apertura del mercato del trasporto internazionale dei passeggeri nel 2010. L'obiettivo - ha sottolineato l'esecutivo UE - è completare l'integrazione dello spazio ferroviario europeo, rilanciando così una modalità di trasporto più che mai necessaria. Con il pacchetto la Commissione propone inoltre di rafforzare i diritti dei passeggeri internazionali, di istituire un sistema di certificazione per i macchinisti e di migliorare la qualità del trasporto ferroviario delle merci.
«Nel 2010 - ha detto il vicepresidente della Commissione Europea, Loyola de Palacio, responsabile del settore trasporti- la rete transeuropea ad alta velocità sarà interconnessa e grazie alla concorrenza potranno svilupparsi nuovi servizi. La pressione esercitata dalle compagnie aeree a basso costo è già una realtà per il trasporto internazionale di passeggeri per ferrovia: questo settore dovrà adottare nuovi modelli, è giunto senza dubbio il momento adatto per lasciare libero spazio all'iniziativa. Questa proposta è ambiziosa e realista: fissando la scadenza al 2010, tutti gli operatori avranno un termine preciso per potersi preparare».
La proposta prevede che dal 1' gennaio 2010 le imprese ferroviarie titolari di una licenza e dei certificati di sicurezza necessari potranno operare servizi internazionali all'interno della comunità europea. Per creare condizioni economiche realistiche che favoriscano lo sviluppo dei servizi ferroviari passeggeri - ha spiegato Bruxelles - «è prevista la possibilità di far salire e scendere passeggeri lungo l'intero percorso internazionale, quindi anche tra due stazioni in uno stesso Stato membro. È stata istituita un'articolazione adeguata per proteggere l'equilibrio economico dei contratti di servizio pubblico che potrebbero essere penalizzati, senza tuttavia irrigidire esageratamente le condizioni operative per i nuovi operatori internazionali».
Inoltre, come è già avvenuto nel settore aereo con la protezione dei diritti dei passeggeri in caso di negato imbarco o di ritardo, la Commissione propone di istituire una regolamentazione per tutelare i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale. «Si tratta - ha precisato l'esecutivo europeo - di una proposta di regolamento che stabilisce regole minime per l'informazione dei passeggeri, prima e durante il viaggio, le regole da rispettare in caso di ritardo, il trattamento dei reclami e l'assistenza alle persone a mobilità ridotta».
Il "terzo pacchetto ferroviario" comprende anche un progetto di direttiva sulla certificazione dei macchinisti. Il testo - ha sottolineato la Commissione - è stato elaborato «in stretta collaborazione con i rappresentanti del settore e le parti sociali e prevede un meccanismo destinato a definire meglio le competenze e responsabilità in materia di formazione, valutazione e riconoscimento delle qualifiche dei macchinisti e del personale di scorta». In particolare i macchinisti dovranno essere titolari di una certificazione nominativa che attesterà le competenze generali acquisite e valide su tutto il territorio comunitario. Questa certificazione dovrà essere completata da un'attestazione rilasciata dall'impresa ferroviaria che riconoscerà la formazione specifica relativa alla linea percorsa, al materiale rotabile usato e alle procedure operative e di sicurezza proprie dell'impresa ferroviaria.
Quanto al trasporto merci, la Commissione ha presentato un progetto di regolamento che prevede l'introduzione di clausole minime di qualità nei contratti tra le imprese ferroviarie e i clienti. Il contenuto delle clausole è lasciato alla libertà contrattuale, ma il testo della Commissione propone che gli elementi legati alla qualità debbano essere sistematicamente discussi e presi in considerazione nei contratti. «La carenza di qualità dei servizi di trasporto merci, in particolare di quelli internazionali gestiti da imprese ferroviarie diverse lungo lo stesso percorso - ha ricordato la Commissione - incide negativamente sulla capacità di attrazione della modalità ferroviaria ed è oggi una delle principali cause della costante diminuzione della quota di mercato delle ferrovie, che si situa ormai al di sotto della soglia dell'8%, rispetto al 40% negli Stati Uniti».
La Commissione Europea ha sottolineato come l'apertura del mercato europeo del trasporto merci per ferrovia, in vigore dal 15 marzo 2003, non proceda in effetti abbastanza rapidamente. «I nuovi soggetti attivi nel settore - ha spiegato Bruxelles - rappresentano solo il 3-4% del mercato e in vari Stati membri sono ancora completamente assenti. Rispetto al 2002, nel 2003 il volume delle merci trasportate su rotaia è diminuito nella metà degli Stati membri e, nel complesso, è calato dell'1% nell'Unione europea. Negli ultimi dieci anni, il volume dei trasporti è aumentato del 30% (38% per il settore stradale), mentre il trasporto ferroviario è rimasto stagnante (3%). La disaffezione nei confronti del trasporto ferroviario è dovuta in primo luogo ai problemi di affidabilità e qualità».