Oggi . Il presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, ha espresso soddisfazione per la conclusione in tempi rapidi dell'iter amministrativo presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, auspicando conseguentemente una pari sollecitudine da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, a cui spetta l'emissione del decreto di approvazione che concluderà l'iter.
«Il percorso procedurale avviato dall'Autorità Portuale di Trieste - ha osservato l'ente portuale giuliano - è stato seguito, nelle fasi amministrative, dallo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Lunardi, che ha dimostrato una particolare sensibilità per questo progetto, riconoscendo allo stesso una valenza di primaria importanza per la città di Trieste, ma anche per la portualità nazionale ed europea, vista la singolarità e le caratteristiche del Porto Vecchio, unico esempio - per estensione e qualità - di archeologia industriale di fine '800 da riqualificare adeguatamente».
«Con il risultato odierno - ha concluso l'Autorità Portuale - si può finalmente delineare un concreto passaggio verso la riconversione di questo importante comprensorio; infatti agli insediamenti portuali sostenibili che operano e/o opereranno nell'area del Porto Vecchio si potrà integrare, in funzione delle caratteristiche strutturali della stessa area, un nuovo modello emporiale di "porto-città", dove le tradizionali attività operative saranno altamente qualificate mediante l'apporto di ulteriori e complementari attività, caratterizzanti anche un riuso urbano delle pertinenze demaniali interessate. Questo in linea con le direttive della legge 84/94, che ha attribuito ai piani regolatori dei porti una nuova prospettiva: non più semplici programmi di opere marittime ed infrastrutturali, ma articolati, complessi ed organici processi di pianificazione e gestione del territorio».