Nelle prime ore di questa mattina le delegazioni del Parlamento e del Consiglio UE presso il Comitato di Conciliazione hanno raggiunto un accordo sulle disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada. L'intesa riguarda due testi di legislativi: un regolamento sui periodi di lavoro e di riposo degli autotrasportatori ed una direttiva sul rafforzamento della normativa attraverso controlli.
In particolare Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un accordo sull'installazione di tachigrafi elettronici a bordo dei veicoli pesanti: venti giorni dopo la pubblicazione del regolamento e della direttiva sulla Gazzetta Ufficiale Europea (prevista per l'inizio del prossimo aprile) tutti i nuovi veicoli dovranno essere dotati di tachigrafi digitali.
Parlamento e Consiglio hanno concordato anche la durata del periodo obbligatorio di riposo giornaliero per gli autisti. È stato stabilito di suddividerlo in due periodi: il primo sarà di almeno tre ore consecutive e il secondo di almeno nove ore consecutive. È previsto un riposo di almeno 45 ore consecutive ogni due settimane e non sarà consentita la guida per oltre 56 ore alla settimana (contro le 74 ore attuali).
Inoltre il Consiglio, su proposta del Parlamento, ha accettato che i controlli effettuati dagli Stati membri debbano essere aumentati almeno del 2% dei giorni lavorati dagli autotrasportatori a partire dal 2008 e almeno del 3% a partire dal 2010.
Parlamento e Consiglio hanno concordato anche l'introduzione nella direttiva di una lista di infrazioni comuni, anche se - come sostenuto dal Consiglio - la fissazione delle multe spetta ai singoli Stati comunitari. È stato stabilito di definire alcune infrazioni gravi, tra cui il superamento del 20% dell'orario massimo di guida giornaliero, di sei giorni o quindicinale; il mancato rispetto del periodo di riposo minimo giornaliero o settimanale per un margine del 20% o superiore; il mancato rispetto del periodo minimo di interruzione del lavoro per un margine del 33% o superiore e l'utilizzo di un tachigrafo che non presenta i requisiti previsti dalla normativa.
Infine il Consiglio ha rifiutato l'inclusione nell'accordo di un riferimento alla direttiva sull'orario di lavoro (2002/15/EC).
«L'apertura ai nuovi mercati - ha commentato il vicepresidente della Commissione Europea, Jacques Barrot, responsabile del settore trasporti - deve essere accompagnata da norme applicabili a tutti, per assicurare eque condizioni di lavoro. Queste normative sociali europee istituiranno nuovi diritti per i lavoratori e li proteggeranno dal dumping sociale».