Il gruppo terminalistico Contship Italia propone «una grande alleanza fra logistica e industria per compiere immediatamente scelte di assoluta priorità finalizzate al rilancio del Sistema Paese e per impedire a Bruxelles di provocare danni al sistema dei trasporti e in particolare a quello portuale».
Secondo il presidente del gruppo, Cecilia Eckelmann Battistello, è necessario costituire «un fronte che spinga il futuro governo a compiere scelte infrastrutturali di reale priorità individuando anche nel comparto portuale un numero limitato di scali marittimi sui quali concentrare finanziamenti e sforzi atti a garantire un veloce scorrimento di merci e container verso le destinazioni finali». «Secondo grande obiettivo di questa alleanza - ha spiegato oggi - sarà quello di creare una barriera imprenditoriale contro qualsiasi tentativo dell'Unione europea di riproporre una direttiva sui porti che, se approvata, avrebbe creato danni irreparabili al settore».
Inoltre Cecilia Battistello ha ribadito la necessità di semplificare e accelerare i tempi di costruzione delle nuove infrastrutture, ricordando che il porto di Amburgo ha progettato e realizzato in pochi mesi una banchina con fondali adeguati ad accogliere le navi portacontainer giganti, e di liberalizzare compiutamente il mercato dei trasporti. In particolare ha insistito sulla necessità pratica di favorire un'ulteriore liberalizzazione delle ferrovie, sottolineando le inefficienze dell'attuale sistema, specie per quanto attiene i servizi da e per i porti.
Parlando della recente firma del contratto di concessione per la gestione del secondo container del porto di Tanger Med, assegnato ad una cordata composta da Eurogate/Contship Italia, MSC, CMA CGM e Comanav (
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21 dicembre 2005), il presidente di Contship Italia ha definito questo progetto «un esempio per il mondo» sia dal punto di vista organizzativo che da quello dell'abbattimento di qualsiasi ostacolo di tipo burocratico che potesse frapporsi alla rapida realizzazione di una infrastruttura strategica per il Paese. Un esempio - ha rilevato Cecilia Battistello - in particolare per l'Italia dove, proprio nel comparto portuale stanno assumendo dimensioni allarmanti i ritardi nella realizzazione di nuove infrastrutture, il blocco dei finanziamenti pubblici al settore e specialmente, quella che può ormai considerarsi una vera e propria "epidemia" che provoca lo stop generalizzato in quei lavori di dragaggio dei fondali, che sono indispensabili per consentire ai porti nazionali di accogliere le nuove navi portacontainer.
Nel 2005 Contship Italia ha registrato una crescita media dello 0,9% del traffico dei container nei suoi terminal in Italia, che si è attestato a 5,3 milioni di teu. A Cagliari la movimentazione dei container è aumentata del 27,6%, al Terminal Darsena Toscana di Livorno del 6,4%. In calo il traffico a Ravenna (-1,3%), La Spezia (-1,8%) e Gioia Tauro (-3,1% ), quest'ultimo - ha sottolineato il gruppo terminalistico - penalizzato principalmente dai ritardi nell'esecuzione di lavori di ampliamento indispensabili per assicurare la piena funzionalità del terminal e la possibilità di accogliere le grandi navi portacontainer entrate in esercizio in questi mesi.
Lo scorso gennaio il La Spezia Container Terminal (LSCT) ha stabilito il proprio record storico di produttività con una media mensile di 19,15 movimenti orari.