L'Ipsema (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) ha aderito oggi al Patto di Sviluppo Distretto Pesca promosso dal distretto produttivo di Mazara del Vallo presieduto da Giovanni Tumbiolo.
«La nuova realtà che si viene affermando - ha dichiarato il presidente dell'Ipsema, Antonio Parlato a margine della manifestazione per la sottoscrizione del patto - è per il nostro istituto di importanza strategica considerata la posizione di Mazara del Vallo nel Mediterraneo e la centralità che ricopre per il comparto e quindi per l'Ipsema, l'economia legata alla attività della pesca. Basti pensare che della totalità delle imprese assicurate presso la sede compartimentale di Palermo, da cui dipende il centro operativo mazarese, circa due terzi (il 71%) sono pescherecci, a bordo dei quali lavorano più di diecimila marittimi». «Il nostro istituto - ha aggiunto - ha a Mazara del Vallo un centro operativo che assicura circa 180 motopescherecci, di stazza media pari a 130 tonnellate per unità, e assiste più di 4mila marittimi, per il 65% italiani e per il 35% stranieri, nella quasi totalità (98%) tunisini».
«La nostra collaborazione all'interno del Patto per lo Sviluppo - ha spiegato Parlato - vuole integrare gli obiettivi del patto stesso, nell'ambito della funzione istituzionale pubblica di servizio sociale assegnato all'Ipsema, su tre aspetti che, secondo l'istituto, potrebbero consentire una migliore tutela per i lavoratori marittimi e l'individuazione di possibili misure di sostegno all'attività di prevenzione per le imprese di pesca. I punti dunque su cui l'Ipsema richiama l'attenzione dei sottoscrittori sono: l'attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in cui possono incorrere i pescatori; la lotta al lavoro nero e sommerso; il sostegno assistenziale e sociale alle famiglie dei pescatori in relazione ai disagi da esse sofferti».