Nuovo appuntamento oggi a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, per presentare il lavoro dell'agenzia per il waterfront sul progetto di riorganizzazione dell'intero bacino portuale di Genova nato dal disegno presentato due anni fa dall'architetto Renzo Piano.
Nessuna novità sostanziale rispetto alle soluzioni progettuali illustrate il mese scorso (
inforMARE del
14 febbraio 2006). L'attenzione dell'agenzia è incentrata sulle due ipotesi per la risistemazione dell'area aeroportuale. La prima consiste nello spostare l'aeroporto su un'isola artificiale realizzata a mare dell'attuale pista e nel destinare l'attuale area aeroportuale ad attività portuali. La seconda prevede anch'essa la realizzazione di un'isola artificiale, da destinare però alle attività portuali, e il mantenimento dell'aeroporto nell'attuale sito.
L'architetto Piano ha ribadito di preferire la prima soluzione, che consentirebbe la creazione di un porto in linea e che permetterebbe al porto di liberarsi dalla servitù imposta dall'aeroporto, che - ad esempio - costringe le strutture e attrezzature portuali limitrofe a non invadere il cono d'atterraggio degli aerei. Questa ipotesi - ha detto il presidente della port authority genovese, Giovanni Novi - è preferita anche dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici che - ha precisato - «si è detto disponibile a seguirci nella fase istruttoria del progetto».
Piano ha annunciato che una decisione sulle due ipotesi sarà presa nel giro di qualche settimana e che sarà fondata principalmente «sugli aspetti funzionali». Si tratterà di una decisione condivisa da tutte le istituzioni locali, che hanno confermato il loro unanime sostegno allo sviluppo dell'intero progetto per il waterfront genovese anche con la loro presenza alla conferenza stampa odierna che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, del presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, e del sindaco di Genova, Giuseppe Pericu.
Le autorità locali, che partecipano al lavoro dell'agenzia per il waterfront, saranno chiamate a scegliere una delle alternative. Renzo Piano ha comunque sottolineato come «non si debba creare il malinteso che la presenza di tante alternative significhi confusione di idee». «La scelta - ha spiegato - è stata quella di aprirsi e non quella di non dire niente sino a giugno». Sì, perché il prossimo giugno - come da tempo annunciato - l'architetto smetterà di interessarsi del progetto. Ma - ha assicurato Piano - entro quella data il porto di Genova avrà un nuovo piano di sviluppo.
B.B.