Sarà, ma la frase di Sergey Obozov, amministratore delegato incaricato di Rosenergoatom, l'agenzia federale russa sull'energia atomica, è tutt'altro che rassicurante. Anzi non attenua, ma piuttosto accresce i timori delle associazioni ambientaliste, preoccupate per la decisione del Cremlino di realizzare la prima centrale nucleare galleggiante del mondo.
«L'affidabilità della centrale nucleare offshore - ha detto ieri Obozov - sarà la stessa di un mitragliatore Kalashnikov». Sulla micidiale efficienza dell'arma da fuoco - è vero - non ci sono dubbi. I Kalashnikov vengono molto spesso utilizzati per uccidere persone. Ovvio che gli ambientalisti - e non solo loro - temano che la centrale nucleare galleggiante possa essere altrettanto letale, anzi molto di più: una vera Chernobyl offshore.
Si tratterà - ha però sottolineato l'agenzia federale russa - di una piccola centrale mista, nucleare ed elettrica. Ormai la decisione è presa: mercoledì scorso Rosenergoatom ha firmato i contratti di costruzione dell'impianto con alcune aziende russe.
«Il fatto che la Russia inizi la costruzione della prima centrale nucleare offshore del mondo - ha orgogliosamente dichiarato Obozov - rappresenta una conquista nel settore delle tecnologie energetiche». «Nessuno dice - ha precisato - che la centrale nucleare a bassa capacità debba sostituire una centrale nucleare ad alta capacità. Ma solamente a causa delle sue caratteristiche uniche la centrale nucleare offshore offre vantaggi in differenti ambiti operativi. Perciò queste centrali nucleari possono essere d'aiuto nell'esplorazione dei territori settentrionali, in particolare di nuove riserve minerarie, nello sviluppo di rotte nei mari settentrionali (offrendo energia alle infrastrutture portuali), per il rifornimento delle basi navali settentrionali e dell'Oceano Pacifico. In tutto abbiamo 11 regioni della Russia (principalmente nell'estremo settentrione e nell'estremo oriente) dove possono essere utilizzate queste centrali nucleari».
Obozov ha detto che la realizzazione della prima centrale nucleare galleggiante costituirà un progetto pilota per l'agenzia, che potrà essere preso a modello per altri impianti in Russia o in altre nazioni. Complessivamente Rosenergoatom ha in programma la costruzione di sei impianti nucleari offshore.
L'agenzia federale prevede che il costo per la realizzazione della prima centrale ammonterà a circa 91 miliardi di rubli (337,3 milioni di dollari), una cifra - ha rilevato Rosenergoatom - notevolmente inferiore a quella necessaria per la costruzione di una centrale nucleare a terra. La costruzione della centrale galleggiante inizierà nel 2007 e l'impianto potrà entrare in funzione nel 2010.
B.B.