Maurizio Longo, responsabile nazionale di Cna Fita, ha stigmatizzato la decisione dell'amministrazione comunale di Genova di cancellare di fatto l'autoporto progettato a Trasta, accogliendo le proteste degli abitanti della delegazione contrari all'affollamento di mezzi pesanti.
«Se Genova è decisa a rinunciare al suo porto, alle attività e all'occupazione che esso genera - ha osservato Longo - lo dica. Lo stillicidio di scelte negative è molto peggio».
Longo ha sottolineato la legittimità delle proteste, ma ha aggiunto che «non è pensabile che una città non sia in grado di pianificare il suo futuro, rimettendo tutto in discussione e distruggendo la sua più importante risorsa economica».
Il responsabile nazionale di Cna Fita ha ricordato come dell'autoporto a Genova si parli dagli anni settanta ed ha rilevato come la decisione del Comune di "avviare una nuova verifica" cozzi in maniera stridente con i tempi di un porto che sta già subendo lo scacco dei ritardi nella realizzazione della gronda autostradale e nel rinvio a tempo indeterminato nella costruzione della nuova linea ferroviaria terzo valico.
«L'autotrasporto - ha concluso Longo - non può esimersi dal sottolineare l'assoluta emergenza di un piano per il traffico di mezzi pesanti, e il crescente disagio della categoria».