Lo scorso anno i terminal del gruppo tedesco Eurogate hanno totalizzato una movimentazione dei container pari a 12,5 milioni di teu, con una crescita del 4,0% rispetto a 12,1 milioni di teu movimentati nel 2005.
I terminal gestiti dal gruppo nei porti di Bremerhaven ed Amburgo hanno registrato un traffico di 7,0 milioni di teu, con un incremento del 9,4%. In particolare a Bremerhaven sono stati movimentati 4,4 milioni di teu, con una crescita del 18,7% rispetto a 3,7 milioni nel 2005, mentre per la prima volta - ha reso noto oggi il gruppo tedesco - i volumi all'Eurogate Container Terminal Hamburg (CTH) sono ristagnati, anche se i volumi containerizzati persi all'inizio del 2006 a causa del trasferimento della New World Alliance sono stati interamente recuperati. Lo scorso anno il CTH ha movimentato 2,5 milioni di teu e per il 2007 è atteso un tasso di crescita del traffico a due cifre.
I terminal italiani gestiti dalla filiale Contship Italia hanno registrato complessivamente un lieve calo del traffico, attestatosi a 5,4 milioni di teu (-2,1% sul 2005). I rilevanti aumenti dei volumi movimentati nel porto di Cagliari, dove il traffico è stato di 700mila teu (+7,0%), e nel porto della Spezia (+14,1%), con un totale di 1,0 milioni di teu , sono stati controbilanciati dalla flessione del traffico nel Medcenter Container Terminal (MCT) del porto di Gioia Tauro, dove il consuntivo è stato di 2,9 milioni di teu (-6,9%). Il terminal calabrese - ha precisato Eurogate - nel primo semestre del 2006 ha sofferto le conseguenze negative determinate da alcune scelte strategiche dei vettori armatoriali, mentre nella seconda metà dell'anno il trend è stato invertito. Contship Italia ha inoltre registrato un lieve calo del traffico nei terminal dei porti di Livorno e Ravenna.
«All'inizio del 2006 - ha dichiarato il chairman di Eurogate, Emanuel Schiffer - il processo di concentrazione in atto da parte dei vettori ha causato anche fluttuazioni nei volumi dei container ai terminal. I dati della movimentazione mostrano come siano necessari urgentemente investimenti per l'espansione delle infrastrutture portuali. Ciò è valido sia per l'Italia che per la Germania. Sulla base delle proiezioni dei nostri clienti, per il 2007 possiamo prevedere nuovamente una crescita a due cifre».