Eni e l'angolana Sonangol hanno siglato un memorandum of understanding in base al quale il gruppo italiano, attraverso Eni Angola Exploration B.V. (100% Eni), acquisirà una partecipazione del 13,6% nel consorzio Angola LNG Limited (A-LNG).
Il consorzio è impegnato nella costruzione di un impianto per la liquefazione del gas dalla capacità di cinque milioni di tonnellate all'anno a Soyo, circa 300 chilometri a nord di Luanda. L'impianto tratterà, in 28 anni, circa 220 miliardi di metri cubi di gas, producendo 128 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto, 104 milioni di barili di condensati e 257 milioni di barili di GPL.
Il gas naturale liquefatto è destinato al mercato statunitense e sarà rigassificato presso l'impianto di Pascagoula, nel Golfo del Messico. Nell'ambito di questo accordo, Eni acquisirà una capacità di rigassificazione di circa cinque miliardi di metri cubi all'anno.
Il progetto, che ha già ottenuto le approvazioni del governo e del parlamento angolani, prevede investimenti per quattro miliardi di dollari.
A seguito dell'accordo, le quote di partecipazione dell'Angola LNG Limited saranno: Sonangol (22,8%), Chevron (36,4%), Eni (13,6%), Total (13,6%) e BP (13,6%).