Il 49% del capitale della Fincantieri sarà quotato in Borsa entro la prossima primavera, mentre il 51% rimarrà allo Stato. Questo l'assetto azionario futuro del gruppo navalmeccanico italiano delineato nel corso di un incontro svoltosi oggi a Roma, presso il ministero dei Trasporti, tra il governo, i rappresentanti della Fincantieri e dei sindacati.
I sindacati Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno accolto favorevolmente la prospettiva di quotazione del gruppo, mentre la Fiom-Cgil - che ha promosso una sottoscrizione tra i lavoratori della Fincantieri per presentare un appello al presidente del Consiglio Prodi contro tale prospettiva, alla quale hanno sinora aderito 5.295 sui circa 9.200 dipendenti del gruppo - ha espresso la propria contrarietà all'iniziativa, ha preannunciato la proclamazione di due ore di sciopero da effettuarsi la prossima settimana, ha confermato lo sciopero di otto ore per il prossimo 15 giugno ed ha presentato un libro bianco sul "caso Fincantieri" ("
Il caso Fincantieri. Capire oggi cosa succede domani").