Il gruppo PSA International di Singapore e la britannica International Port Holdings (IPH), una società costituita nel 2006 da Alistair Baillie (ex COO della P&O Ports) e Eliza O'Toole, hanno costituito una joint venture per operare un container terminal dedicato al traffico short sea nel nuovo porto foraneo di Great Yarmouth. PSA deterrà il 60% del capitale della nuova società e IPH il restante 40%.
Venerdì scorso l'International Port Holdings e la Great Yarmouth Port Authority (GYPA) avevano siglato un accordo in base al quale le attività portuali di Great Yarmouth verranno trasferite ad una filiale della IPH, la Great Yarmouth Port Company (GYPC). Quest'ultima si occuperà della costruzione della nuova area portuale foranea, che potrà accogliere navi di grandi dimensioni e nuovi traffici.
La joint venture PSA-IPH gestirà il nuovo container terminal con una concessione della durata di 30 anni con opzione per ulteriori 30 anni. PSA e IPH prevedono di investire oltre 30 milioni di sterline per realizzare la prima fase del terminal, che diventerà operativa alla fine del 2008. L'impianto avrà banchine per un totale di 200 metri lineari ed aree per 12 ettari. Il terminal potrà movimentare fino a 250.000 teu all'anno. Con una successiva fase del progetto potranno essere raddoppiate sia la linea di banchina che la capacità del terminal.
Secondo le previsioni della IPH, la nuova area portuale foranea diventerà operativa nell'autunno del 2008. La Great Yarmouth Port Company ha assegnato i lavori per la realizzazione delle nuove infrastrutture portuali, che inizieranno nei prossimi giorni e costeranno complessivamente circa 50 milioni di sterline, ad una joint venture costituita dalla Van Oord UK Ltd. e dalla Edmund Nuttall Ltd.
Il progetto per la realizzazione dell'intero porto foraneo disporrà di sovvenzioni pubbliche per complessivi 18 milioni di sterline circa erogate dalla East of England Development Agency, dal Norfolk County Council, dal Great Yarmouth Borough Council e dall'European Regional Development Fund.