Stamani il Comitato Portuale di Napoli ha affrontato la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Nerli, ha presentato l'azione intrapresa da Assoporti nei confronti del governo ed ha sottoposto al Comitato tre proposte in materia di sicurezza: costituire un coordinamento delle istituzioni che si occupano in porto di vigilanza e controllo sulla sicurezza e sull'igiene sui luoghi di lavoro (Autorità Portuale, ASL, Capitaneria di Porto); sostenere una campagna elettorale libera per l'elezione in tutte le imprese portuali di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e la costituzione di un loro coordinamento con un congruo monte ore di permessi a disposizione; la revisione di tutti i piani di sicurezza predisposti dalle imprese portuali.
«A livello nazionale - ha detto Nerli - abbiamo chiesto al governo di dare attuazione alla legge n. 272/99 che prevede un decreto per la formazione del personale ai fini della sicurezza e di rendere obbligatorio in tutti i porti la costituzione dei Comitati di Igiene e Sicurezza. A livello, poi, di contratto nazionale dei portuali, recentemente rinnovato, i firmatari - Assoporti, sindacati e terminalisti - hanno previsto una modifica degli orari di lavoro nei terminal e un minor ricorso alla legge Biagi per ridurre la precarietà nel lavoro portuale».
Nerli ha sottolineato anche l'importanza di aprire un confronto che non porti all'applicazione automatica di modelli decisi altrove e di considerare la possibilità che i costi per il ricorso ad un monte ore per le RLS siano a carico delle imprese, ma anche in minima parte a carico dell'Autorità Portuale.
L'Autorità Portuale ha reso noto che nel 2006 i controlli effettuati dall'ente sulle operazioni portuali, sulle situazioni di pericolo, sull'igiene e sulle procedure di stoccaggio delle merci sono stati 166, con un trend d'incremento del 200% rispetto al 2005, 15 gli accertamenti sugli arenili, 27 i controlli ai varchi di accesso, 58 le verifiche sulla security sulle navi e sulle banchine pubbliche, 19 le verifiche ai bacini di carenaggio e cinque gli accertamenti sulle occupazioni abusive.
Nella seduta odierna il Comitato Portuale ha . L'anno si è chiuso con un avanzo economico di 2,17 milioni di euro. Il capitolo degli investimenti in opere e attrezzature portuali segnala finanziamenti per 15,9 milioni di euro, mentre il valore degli investimenti in corso ammonta a 147,6 milioni di euro.
Infine il comitato ha approvato la delocalizzazione della società "Palumbo" sulla banchina di ponente del pontile Vittorio Emanuele. «Con l'odierna deliberazione - ha rilevato Nerli - abbiamo compiuto l'ultimo atto tra quelli principali per il riordino del settore della cantieristica e delle riparazioni navali».