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- La Pagnan Spa ha inaugurato la nuova grande chiatta Romano P., che sarà utilizzata a Chioggia e Venezia per l'allibo delle navi transoceaniche ed il trasporto via fluviale delle merci sbarcate fino al centro della Valle Padana.
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- La nuova unità, che è subentrata al mezzo allibante Clodia, scaricherà le merci dalle navi di grosso tonnellaggio senza che queste ultime debbano attraccare alle banchine del porto. Questo perché - ha spiegato la Pagnan - dalle stive della Romano P. le merci passeranno alle chiatte deposito o direttamente alle chiatte da trasporto, per il tramite della sua gru idraulica, migliorando l’efficienza della rete di distribuzione e utilizzando la via fluviale da Chioggia a Rovigo, Mantova, fino a Cremona.
- «Per me, e penso in generale per la famiglia Pagnan - ha dichiarato l'amministratore delegato della Pagnan Spa, Paolo Pagnan - questo è un giorno molto particolare. Vediamo finalmente completata e realizzata nel migliore dei modi quella che fu una delle tante lungimiranti intuizioni di Romano Pagnan, il nostro fondatore, intuizione da lui messa in pratica fin dagli anni ’60, ma che soltanto oggi vede espresso appieno tutto il suo potenziale. Mi riferisco all’idea di sopperire ai bassi fondali dei porti dell’alto Adriatico con la messa in opera di un mezzo di sbarco galleggiante che consentisse l’alleggerimento delle grandi navi oceaniche e il successivo inoltro delle merci tramite chiatte verso il centro della Val Padana».
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- La Romano P., che è lunga circa 100 metri e larga circa 20 metri, ha una capacità totale di carico di circa 8.000 tonnellate ed opererà all’esterno della bocca di porto di Chioggia risolvendo così i problemi legati al pescaggio delle grandi navi. L'unità sarà utilizzata anche all’interno della laguna di Venezia.
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- «Ulteriore punto di fondamentale importanza - ha confermato Pagnan - è l’autorizzazione che abbiamo ottenuto per poter operare con il mezzo allibante anche all’interno dell’area portuale veneziana, nella darsena di San Leonardo. È facile intuire come questa possibilità aumenti di gran lunga, nell’arco dell’anno, il periodo di utilizzo del mezzo allibante». In pratica, consentendo l’ingresso alle grandi navi oceaniche ad elevato pescaggio - ha spiegato l'amministratore delegato della società - la darsena San Leonardo permette alla Pagnan di ovviare alle avverse condizioni del mare rendendo possibile l’operatività del Romano P. anche durante le giornate di mare grosso. La società ha constatato che i giorni utili per l’allibo in mare durante il corso dell’anno sono mediamente 190/200, mentre durante gli altri 150/160 giorni le condizioni meteomarine non consentono l’effettuazione delle operazioni. Potendo disporre della darsena San Leonardo, la Pagnan ritiene - a parte i giorni di pioggia - di poter procedere alle operazioni di sbarco almeno per ulteriori 100 giorni all’anno, con un incremento di circa il 50% della possibilità di utilizzo del mezzo allibante.
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- Ricordiamo che la statunitense Cargill ha recentemente comprato alcune attività della Pagnan (inforMARE del 7 febbraio 2006). «L’Italia - ha commentato il vicepresidente di Cargill International s.a., Olivier Kerr - è uno dei più importanti mercati di importazione nel mondo e questo investimento sottolinea la nostra convinzione che l’Italia rimarrà un Paese molto importante per la nostra attività. Per venire più vicini a casa, Chioggia - assieme ad altri porti del Nord-Est quali Venezia e Ravenna - rappresenta una delle più importanti destinazioni di importazione di cereali e farine di soia in Italia».
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- Partner dell'operazione, oltre alla Cargill, è anche il Centro Intermodale Adriatico (CIA): «in questa operazione - ha dichiarato l'amministratore delegato di CIA Spa, Eugeno De Vecchi - il Centro Intermodale Adriatico, io in particolare con il mio staff, metteremo molto altro, oltre al denaro. Metteremo capacità commerciale, di attrazione di nuovi traffici, porremmo sul piatto il consolidamento e lo sviluppo di oltre i due milioni di tonnellate di traffici che oggi già movimentiamo e che, anche grazie al sistema di allibo, intendiamo incrementare a tre milioni annui. Con 28-30 piedi si può crescere. Possiamo affrontare un futuro più sereno, anche grazie a questa partnership. Possiamo capire che il sistema Mose, che regolerà i fondali a 12 metri, non sarà elemento di riduzione dei traffici. Un sistema di allibo avanzato come quello che svilupperà la Romano Pagnan è in questo senso una straordinaria opportunità che fino ad oggi nessuno pensava. Venezia e Chioggia potranno esprimere una inusitata e fertile potenzialità».
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