- L'Associazione tra Imprese di Spedizioni (Assosped) della provincia di Venezia auspica una pronta nomina del nuovo presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, in modo da evitare il commissariamento dell'ente, ma punta soprattutto alla crescita del porto.
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- Il mandato di Giancarlo Zacchello alla presidenza della port authority scadrà il prossimo 8 aprile. «Auspichiamo in una nomina del presidente in tempi rapidi, evitando commissariamenti», ha detto il presidente di Assosped, Andrea Cosentino. «Il porto di Venezia - ha aggiunto - ha tutte le carte in regola per poter competere almeno ad armi pari con gli altri porti del Mediterraneo orientale, ma non c’è tempo da perdere. Il porto ha importanti opportunità da cogliere, ma dobbiamo tutti fare un salto di qualità, sia culturale, adeguandoci alle richieste del mondo produttivo, sia operativo sul grande e attualissimo tema della logistica e, quindi, della movimentazione, del trasferimento e della distribuzione delle merci con tempistiche certe nel massimo rispetto della sicurezza».
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- Assosped chiede quindi nuove strategie, ma soprattutto «l’esigenza di riportare il porto lagunare a riappropriarsi in Adriatico della propria leadership recuperando con idonei investimenti in strutture ed infrastrutture al servizio di navi e traffici, quegli indispensabili elementi di modernità e di efficienza per competere sui mercati internazionali».
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- «Per ottimizzare questo processo - ha precisato il presidente dell'associazione - vanno da subito migliorate le tempistiche per il rilascio delle merci. Abbiamo fatto molti passi in avanti grazie alla concertazione con le istituzioni preposte ai controlli (Autorità Portuale, Dogana, Sanità, etc.), ma resta ancora moltissimo da fare. Oggi le tempistiche per la verifica ed il rilascio di un container sono ancora eccessive. Il mercato ci chiede tempi e costi certi e noi dobbiamo saper rispondere, garantendo sicurezza, professionalità ed efficienza per tutto il ciclo del trasferimento delle merci. Avere l’ufficio della Sanità Marittima a Dolo anziché al Porto Commerciale significa perdere tempo prezioso per delle merci che necessitano del “just in time”. Su questo punto stiamo lavorando da tempo per ottenere il trasferimento di tale ufficio, ma ci vuole uno sforzo comune. Dobbiamo tutti lavorare per valorizzare quanto oggi il nostro sistema marittimo portuale possiede e concentrarci su ciò che questo immediatamente abbisogna. Non ripetiamoci nella lagnanza di ciò che non c’è né ci sarà a breve-medio termine, ma ottimizziamo subito i collegamenti tra gli spazi portuali e la viabilità servente come Via dell’Elettricità, così come la messa in efficienza dei varchi/gates dei terminal portuali, evitando rallentamenti ed inefficienze che prontamente si verificano ad ogni aumento dei traffici portuali».
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- «Per la nuova presidenza del porto, ma non solo per questa - ha concluso Cosentino - si dovrà quindi avviare una nuova stagione che privilegi il dialogo concertato, non solo con l’utenza, ma anche, sindacati compresi, con tutti quei soggetti che sono istituzionalmente deputati allo sviluppo della portualità e del sistema trasportistico del Veneto. Siamo pronti ad accogliere l’invito al dibattito sul porto esteso dal vice ministro De Piccoli, considerato che Assosped è un osservatorio privilegiato facente parte di una categoria che muove oltre 250 milioni di tonnellate di merce in Italia di cui oltre il 60% attraverso gli scali marittimi nazionali».
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