- I più importanti porti del Nord Europa - Rotterdam, Amburgo, Anversa e Bremerhaven - devono potenziare le proprie strutture per far fronte alla prevista crescita del traffico containerizzato. Lo sottolinea uno studio della HypoVereinsbank del gruppo UniCredit presentato ieri all'Hotel Grand Elysee di Amburgo in occasione della settima edizione del “German Ship Finance Forum”.
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- Il boom dell'economia asiatica - ha detto il responsabile del settore shipping della HypoVereinsbank, Ingmar Loges - ha dato un notevole impulso ai traffici containerizzati dei porti del northern range europeo, tanto che le stime di crescita annua del traffico elaborate dall'istituto bancario, sinora attestate sul +9,2%, sono state elevate a +11%. Invece dei circa 68 milioni di teu previsti - ha spiegato Loges - si prevede che nel 2015 il traffico containerizzato nei nordeuropei ammonterà a circa 77 milioni di teu. Nel 2007 - ha precisato il rappresentante della HypoVereinsbank - i quattro principali porti del Nord Europa hanno totalizzato un traffico di soli 34 milioni di teu, quindi - ha sottolineato - «i porti devono correggere in fretta la loro programmazione in merito alla capacità».
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- Loges ha detto che i mega-carrier, che operano portacontainer della capacità di 10.000-13.000 teu, oltre all'efficienza dei porti, valuteranno sempre più anche la loro capacità. In futuro - ha osservato - le migliori opportunità saranno colte dai porti che non solo offriranno il miglior servizio e i migliori collegamenti con i mercati, ma che saranno anche in grado di offrire agli armatori capacità disponibile per accogliere i loro traffici.
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- I piani di sviluppo di Rotterdam, Anversa, Amburgo e Bremerhaven - ha rilevato Loges - non bastano: i quattro porti saranno saturi al più tardi nel 2015 e il nuovo porto container JadeWeserPort a Wilhelmshaven, che sarà gestito dal gruppo Eurogate e che avrà una capacità di traffico di 2,7 milioni di teu all'anno - ha aggiunto - rappresenterà solo una goccia nel mare.
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- Secondo le previsioni della HypoVereinsbank, al 1° gennaio 2012 saranno 173 le grandi portacontainer della capacità di 10.000-13.000 teu in servizio contro le otto operative all'inizio del 2008. Queste navi verranno impiegate quasi esclusivamente sulla rotta tra Asia ed Europa e quindi «per questa grande flotta, con il conseguente maggior numero di container - ha detto Loges - deve essere rapidamente trovato un posto nei porti».
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- Un'indagine condotta lo scorso novembre dalla HypoVereinsbank presso le compagnie di navigazione tedesche che operano sul mercato internazionale con una flotta di circa 1.500 navi ha confermato che le società armatoriali auspicano la realizzazione di un numero di terminal portuali maggiore di quello previsto ed un miglioramento delle infrastrutture logistiche.
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- Previsioni di crescita del traffico container
dell'istituto tedesco ISL, 2007-
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1000 TEU |
Crescita media |
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2002 |
2006 |
2010 |
2015 |
2020 |
% |
Scenario I |
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|
|
|
|
Germania |
8.515,8 |
11.372,6 |
13.876,2 |
17.709,9 |
22.602,9 |
5,6 |
Olanda |
6.538,3 |
8.671,9 |
10.341,4 |
12.703,3 |
15.455,5 |
4,9 |
Belgio |
5.742,1 |
6.943,4 |
8.280,2 |
10.171,4 |
12.375,0 |
4,4 |
Francia settentrionale |
2.043,9 |
2.812,3 |
3.328,1 |
4.049,2 |
4.879,2 |
5,0 |
Totale |
22.840,0 |
29.800,2 |
35.825,9 |
44.633,8 |
55.312,6 |
5,0 |
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Scenario II |
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Germania |
8.515,8 |
11.372,6 |
13.666,2 |
17.112,2 |
21.427,1 |
5,3 |
Olanda |
6.538,3 |
8.671,9 |
10.183,9 |
12.271,6 |
14.645,4 |
4,6 |
Belgio |
5.742,1 |
6.943,4 |
8.154,1 |
9.825,7 |
11.726,4 |
4,0 |
Francia settentrionale |
2.043,9 |
2.812,3 |
3.277,4 |
3.911,3 |
4.623,0 |
4,6 |
Totale |
22.840,0 |
29.800,2 |
35.281,6 |
43.120,8 |
52.421,9 |
4,7 |
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