DP World realizzerà il nuovo porto della King Abdullah Economic City sul Mar Rosso

Il gruppo terminalista DP World di Dubai e la saudita Emaar.E.C. hanno siglato un accordo per la realizzazione del nuovo porto nell'ambito del progetto King Abdullah Economic City (KAEC), che prevede la costruzione di una nuova città nell'Arabia Saudita occidentale in grado di accogliere due milioni di persone e di attrarre investimenti e attività imprenditoriali dall'estero.

Il progetto, che è sviluppato dalla Emaar, prevede la realizzazione del porto commerciale, che sarà il più grande del Mar Rosso, a nord di Gedda (inforMARE del 12 ottobre 2006). Lo scalo coprirà un'area di 14 chilometri quadrati e creerà 15.000 nuovi posti di lavoro tra occupazione diretta ed indiretta. Il porto opererà sia traffici containerizzati con terminal della capacità complessiva pari a 20 milioni di teu che altre tipologie di traffico.

Nella prima fase del progetto sarà costruito un terminal multipurpose che diventerà operativo alla fine del 2010, mentre un container terminal della capacità annua di 1,6 milioni di teu entrerà in servizio a metà 2011.

Secondo le previsioni, a progetto completato il porto contribuirà al prodotto interno lordo saudita con 10 miliardi di riyal (2,7 miliardi di dollari).

«Il porto della King Abdullah Economic City - ha commentato il governatore della Saudi Arabian General Investment Authority (SAGIA), Amr Al-Dabbagh - è il primo porto del Regno ad essere finanziato interamente dal settore privato. I porti marittimi giocano un ruolo chiave nel plasmare la crescita della nazione e l'accordo tra Emaar.E.C e DP World è un passo importante per lo sviluppo della King Abdullah Economic City nei tempi prestabiliti. Riteniamo che il porto della KAEC catalizzerà investimenti regionali ed internazionali sulla King Abdullah Economic City e darà un contributo notevole al prodotto interno lordo, ed inoltre creerà opportunità per i giovani sauditi con posti di lavoro diretti ed indiretti».

Intanto il gruppo DP World ha archiviato il 2007 con un utile netto di 420 milioni di dollari su ricavi per 2.731 milioni di dollari, contro rispettivamente 276 milioni e 2.076 milioni di dollari nell'esercizio annuale precedente. Il risultato operativo (EBITDA) è ammontato a 1.100 milioni di dollari (705 milioni nel 2006).

Lo scorso anno i terminal che fanno capo al gruppo di Dubai hanno totalizzato un traffico dei container pari a 43,3 milioni di teu rispetto a 36,8 milioni di teu nel 2006. La crescita organica del traffico, registrata dai terminal già presenti nel portafoglio di DP World all'inizio del 2007, è stata del 17% per un volume pari ad un totale di 24,0 milioni di teu. In Europa, Medio Oriente ed Africa il gruppo ha registrato un traffico organico pari a 14,7 milioni di teu (+18%), mentre nel continente americano, in Australia e Nuova Zelanda il traffico è stato di 3,8 milioni di teu (+12%) ed in Asia è ammontato a 5,6 milioni di teu (+19%).

Nei primi due mesi del 2008 - ha detto oggi l'amministratore delegato di DP World, Mohammed Sharaf - l'attività è stata intensa con un traffico che è risultato nettamente superiore rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Nonostante sia solo l'inizio dell'anno e nei mercati internazionali la crescita rimanga incerta, quest'anno riteniamo di essere ben posizionati per ottenere buoni risultati». «Il 2007 - ha ricordato Mohammed Sharaf - ha visto DP World diventare un puro operatore portuale. Siamo entrati in nuovi mercati in Africa - Senegal ed Egitto - e abbiamo ottenuto l'approvazione per realizzare il London Gateway e il Maasvlakte 2 a Rotterdam, due nuovi porti in nord Europa, dove c'è carenza di capacità. Nel corso del 2007 i nostri volumi sono aumentati con tassi ben superiori rispetto al mercato registrando una crescita del 18% rispetto ad una previsione del +12,2% per l'intero mercato internazionale. Il nostro porto principale, il DP World Jebel Ali, è cresciuto fino a diventare il settimo più grande porto mondiale movimentando un traffico record di 10 milioni di teu».