- L'Associazione Italiana Porti Turistici (Assomarinas) accusa Italia Navigando, società pubblica controllata dall'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa (già Sviluppo Italia) di concorrenza sleale.
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- «Da una serie piuttosto ampia di comportamenti di Italia Navigando - ha spiegato il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio - appare sussistere una contraddittorietà ed incoerenza fra i propositi enunciati e la realtà dei fatti. L'attività svolta in concreto da Italia Navigando, in più di un caso, infatti, non solo non è stata coerente con le premesse iniziali per le quali la società era stata costituita e con le esternazioni manifestate - ovvero, sostanzialmente di svolgere attività di partnership con gli imprenditori privati - ma si è posta in aperto contrasto nei confronti dell'attività d'impresa dei territori sviluppando una indebita concorrenza e potendo contare, per giunta, su di una condizione di oggettivo privilegio e vantaggio».
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- La denuncia di Assomarinas, illustrata da Perocchio nel corso del convegno su “Codice della nautica da diporto e relativo regolamento d'attuazione” svoltosi sabato scorso a Cattolica in occasione dell'inaugurazione della nuova Marina, è stata comunicata al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a quello dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, a quello dei Trasporti, Altero Matteoli, al segretariato generale dell'Autorità Garante della Concorrenza e alla Corte dei Conti.
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- Durante il convegno Perocchio ha sottolineato come le imprese portuali turistiche private si trovino a «dover competere con una società di Stato che, in pratica, utilizzando risorse pubbliche dei contribuenti italiani interferisce con la realizzazione di nuovi porti turistici a capitale privato aggravando costi e tempistica delle procedure di valutazione dei progetti e che potrebbe generare, di fatto, una inammissibile turbativa nel mercato».
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