- Oggi a Londra i rappresentanti l'International Transport Workers' Federation (ITF) e l'International Federation of Chemical, Energy, Mine and General Workers' Unions (ICEM) hanno siglato un accordo di cooperazione incentrato sulle condizioni di lavoro nell'industria offshore del Mare del Nord. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Danimarca, Francia, Norvegia, Olanda, Russia e Regno Unito che operano nel settore.
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- «Questo - ha commentato il presidente della task force di ITF per il settore offshore, Norrie McVicar - è stato un incontro rivoluzionario, che ha identificato la necessità di prendere in esame e di lavorare su tutti gli aspetti, buoni e cattivi, della vita dei lavoratori del settore offshore: dalla salute e la sicurezza ai salari e alle condizioni di lavoro. Inoltre ha posto attenzione alla crescente preoccupazione per il dumping sociale, cioè l'utilizzo di lavoratori che provengono da nazioni che non fanno parte dell'Unione Europea e dell'Area Economica Europea i cui salari, formazione e condizioni di lavoro, a quanto si dice, non sono mantenuti a livelli che noi riteniamo siano quelli giusti per il lavoro, che spesso è duro e pericoloso, nel Mare del Nord».
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