- L'assemblea dell'Associazione Agenti Raccomandatari e Mediatori Marittimi del Veneto ha rinnovato il vertice associativo nominando presidente Mario Manni, attuale vicepresidente dell'International Propeller Club Port of Venice e già presidente dell'associazione degli agenti marittimi dal novembre 2005 al novembre 2006. Manni subentra al capitano Emilio Gamba.
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- A fianco di Manni, nel nuovo consiglio direttivo dell'associazione, figurano il vicepresidente Mauro Furlanetto e i consiglieri Alfredo Calascibetta, Michele Gallo, Gabriele Guatti Zuliani, Lorenzo Momigliano, Alessandro Santi, Gioia Tanto e Stefano Tositti.
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- Primo obiettivo della presidenza di Manni è la rivisitazione dei nodi critici dell'operatività dei porti di Venezia e Chioggia in vista della ripresa che avverrà solo dopo il superamento dell'attuale crisi che ha fortemente penalizzato i due scali veneti con pesanti decrementi di navi e traffici. «Dobbiamo - ha detto Manni - riportare al centro del dibattito la competitività della portualità lagunare relativamente al suo rapporto con armatori e traffici, veri motori dell'economia marittima veneziana oggi in parte penalizzata dall'insufficiente dialogo tra gli operatori e gli enti deputati al suo sviluppo. In questo senso, per battere la “rotta della competitività”, avvieremo un concreto confronto con tutti gli operatori e le imprese portuali, per rivisitare il sistema tariffario di tutti i servizi portuali che dovrà necessariamente seguire l'altalenante andamento del mercato e intervenendo, in un così pesante momento di crisi, sugli aumenti dei canoni demaniali applicati ai terminals portuali; ma, soprattutto, dovremo puntare all'operatività nelle 24 ore del sistema porto spalmandone i costi all'intero arco della giornata lavorativa».
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- Manni ha annunciato la prossima apertura di un nuovo tavolo tecnico che il neopresidente degli agenti marittimi auspica permanente. Non un tavolo di chiacchiere - ha precisato - ma tra addetti ai lavori per ottenere concreti provvedimenti, non solo in merito alle problematiche elencate da Manni, ma anche per dare maggiore voce e un più adeguato potere contrattuale all'associazione territoriale di Federagenti che, in accordo con l'ente pubblico, dovrà individuare tutte quelle strategie per recuperare credibilità e competitività alla portualità lagunare veneta.
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- «Cominceremo - ha spiegato Manni - col chiedere alla Camera di Commercio di Venezia l'istituzione di una “Sezione Marittima”, così come, all'Azienda Speciale del Porto di Chioggia, la nostra presenza nel consiglio di amministrazione dell'A.S.P.O.: due passi fondamentali, questi, per stabilire concrete linee direttrici per riorganizzare al meglio la presenza dei nostri porti sul mercato, ma anche per riunire sotto un'unica bandiera, quella di Federagenti, tutti gli agenti marittimi del Veneto in quanto non è più concepibile che in un così complesso momento di grave crisi economica non esista la possibilità di fare “fronte unico” per agevolare con scelte comuni e condivise il rilancio su scala internazionale della nostra portualità».
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