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Indagine di Bruxelles per individuare eventuali aiuti di Stato tra le misure previste dalla riforma portuale francese
Sotto la lente le modalità di trasferimento delle attività e dei mezzi di movimentazione delle merci
8 aprile 2009
La Commissione Europea ha comunicato oggi la decisione di avviare un'indagine sulle misure adottate dalla Francia nell'ambito della sua recente legge di riforma dei porti nazionali, per verificare se sono compatibili con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato. In particolare, allo stato attuale Bruxelles ritiene che il meccanismo adottato per trasferire le attività di movimentazione delle merci nei porti agli operatori privati e le misure fiscali applicabili alle attrezzature e ai mezzi utilizzati per tali attività potrebbe configurarsi come un ricorso ad aiuti di Stato.
Secondo la Commissione, tale trasferimento di attività e mezzi potrebbe favorire alcuni operatori privati in quanto non è garantito che i beni pubblici oggetto del trasferimento vengano ceduti a prezzo di mercato. Inoltre il trasferimento dei mezzi di movimentazione è accompagnato da misure fiscali in base alle quali gli operatori privati che acquisiscono tali mezzi pagheranno meno imposte.
La Commissione UE ha ricordato di aver ricevuto notifica dalla Francia della serie di misure previste nell'ambito della riforma dei porti nel dicembre scorso.
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