- Nei giorni scorsi l'assemblea dei soci della Bari Porto Mediterraneo (BPM) ha rinnovato il consiglio di amministrazione, che risulta composto da Michele Carofiglio - confermato presidente della società - e da Michele Carofiglio, Luigi Farace, Antonio Prisco e Natale Mariella. Successivamente il nuovo consiglio ha confermato Manlio Guadagnuolo quale amministratore delegato.
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- La nomina del nuovo consiglio, che durerà in carica 5 anni - ha sottolineato BPM in una nota - è avvenuta con voto favorevole unanime e con il solo voto contrario dell'Autorità Portuale del Levante.
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- L'esito della votazione acuisce la polemica tra il vertice di BPM e l'ente portuale pugliese innescata dalla decisione dell'Autorità Portuale di procedere all'annullamento della concessione alla Bari Porto Mediterraneo (inforMARE del 13 e 15 maggio 2009). «Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, in base al quale è stato respinto l'ennesimo attacco del presidente dell'Autorità Portuale del Levante, signor Francesco Palmiro Mariani», ha confermato Guadagnuolo. «Questi - ha aggiunto - il giorno prima dell'assemblea, a mezzo stampa, ha sbandierato alleanze vincenti rivelatesi poi tutt'altro che tali. Azione singolare e di dubbia correttezza, di un rappresentante di un ente pubblico che, con incredibile presunzione, proclama vittorie e fa proseliti sulla stampa, ancor prima di scendere in campo. Inutile raccontare che il risultato, diametralmente opposto all'esito preannunciato da Mariani, ha suscitato nell'opinione pubblica una certa ilarità, finendo col gettare ulteriore discredito sull'immagine stessa dell'Autorità Portuale».
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- «È del tutto paradossale il comportamento di Mariani - ha proseguito Guadagnuolo - giacché portatore di un gravissimo conflitto d'interessi, in quanto egli, da un lato, ha perseguito una politica di distruzione della Bari Porto Mediterraneo, avendone messo in discussione la sua costituzione e l'affidamento della concessione, attraverso un'azione di autotutela già deliberata dal Comitato Portuale ed oggetto di contenzioso davanti alla giustizia amministrativa, ad oggi non ancora definito; dall'altro, nel contempo, lo stesso Mariani si è affannato nel vano tentativo di conquistare la guida della Bari Porto Mediterraneo, proponendo un nuovo corso e, quindi, un nuovo management societario. Delle due l'una! È questa, invece, l'ulteriore dimostrazione della precisa volontà di Mariani di ottenere la gestione totalitaria del porto di Bari, ormai per lui diventata una chimera».
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