- L'eccezionale diminuzione dei traffici marittimi nel Mar Baltico, determinata dalla recessione economica mondiale, ha indotto il gruppo terminalistico tedesco HHLA a decidere di abbandonare il porto di Rostock cedendo il Container Terminal Lübeck (CTL), che è di intera proprietà dell'azienda di Amburgo.
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- HHLA ha sottolineato che nei primi mesi di quest'anno su alcune rotte del Baltico, come quelle con la Russia, si è verificata una riduzione fino al -50% del traffico e che anche i servizi feeder che transitano nel canale di Kiel, la rotta più breve tra Amburgo e Lubecca, hanno registrato un deciso calo dei volumi. Ciò ha avuto un impatto fortemente negativo sull'attività della combisped Hanseatische Spedition GmbH, società integralmente controllata da HHLA che opera il container terminal CTL da cui effettua servizi feeder per i porti finlandesi di Hamina e Kotka e per il porto russo di San Pietroburgo. «Dopo un trend già insoddisfacente nel 2008 - ha spiegato il gruppo - nei primi cinque mesi del 2009 i volumi sono crollati del 70% a non più di circa 8.000 container teu».
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- Pertanto HHLA ha annunciato la decisione di realizzare nel corso del terzo trimestre di quest'anno un'operazione di management buy-out di combisped Hanseatische Spedition GmbH trasferendo la società a Thomas Dreyer, attuale amministratore delegato di combisped. Quindi HHLA abbandonerà il Container Terminal Lübeck e verranno chiusi i servizi ferroviari operati dal gruppo tra Amburgo e Lubecca.
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- Il gruppo ha precisato che combisped continuerà ad effettuare attività di spedizione, inclusi i servizi di autotrasporto da e per Amburgo, e che per la filiale Container-Transport-Dienst (CTD), specializzata nel trasporto di container, verrà studiata la possibilità di realizzare una serie di servizi di autotrasporto.
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- HHLA ha precisato che nel 2008 le filiali combisped e CTL hanno generato circa l'1,3% dei ricavi complessivi del gruppo ed hanno dato un contributo negativo al suo risultato.
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