- Il bilancio economico è di per sé negativo. Ma ad essere veramente pessimo è il consuntivo dei nuovi ordini registrati negli ultimi mesi dal gruppo sudcoreano Hyundai Heavy Industries (HHI), il maggiore costruttore navale del mondo. La mancata raccolta di nuove commesse in tutti i principali comparti d'attività del gruppo, e in particolare in quello della navalmeccanica, determinata dall'impatto della crisi economica mondiale, non consente che di presagire ulteriori difficoltà per l'azienda asiatica.
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- Nel secondo trimestre del 2009 Hyundai Heavy Industries ha totalizzato un utile netto di 393,0 miliardi di won (315 milioni di dollari), con un calo del 40,0% rispetto a 655,2 miliardi di won nel corrispondente periodo dello scorso anno. I ricavi sono cresciuti del 13,2% a 5.331,0 miliardi di won (di cui 2.276,5 miliardi nel comparto della costruzione navale, +2,9%), mentre il risultato operativo è diminuito del 2,3% a 534,7 miliardi di won. L'aumento del 13,2% dei ricavi - ha spiegato oggi HHI - è effetto principalmente del consistente portafoglio ordini e del deprezzamento della valuta sudcoreana. Sulla riduzione del risultato operativo - ha precisato il gruppo - nel settore della costruzione navale ha pesato l'impatto della crescita del prezzo dell'acciaio.
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- Sul fronte dei nuovi ordini, nel primo semestre del 2009 il gruppo sudcoreano ha incamerato commesse del valore complessivo di 3.354 milioni di dollari, con un calo dell'83,0% rispetto a 19.776 milioni di dollari nei primi sei mesi dello scorso anno. Nel solo settore della costruzione navale i nuovi ordini sono ammontati ad appena quattro milioni di dollari rispetto a 12.278 milioni di dollari totalizzati nel primo semestre del 2008.
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