- Oggi a Roma, presso la sede della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), si è tenuta una riunione tra armatori e rappresentanti delle più importanti banche italiane, a conclusione della quale il presidente di Confitarma, Nicola Coccia, ha sottolineato che, nonostante la crisi economica in atto, gli «armatori sono comunque impegnati a completare il piano di investimenti in corso».
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- La Confederazione ha ricordato come, già alla fine del 2007 quando ancora la crisi economico-finanziaria non si era manifestata, Confitarma aveva proposto l'apertura di un tavolo di confronto permanente con i principali gruppi bancari italiani impegnati nelle operazioni di finanziamento a favore dello shipping, da estendere anche alle banche straniere.
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- «Da questa prima riunione del tavolo armatori-banche - ha reso noto Confitarma - è emersa l'importanza di accrescere il reciproco scambio di informazioni e conoscenza. In particolare, da parte armatoriale è necessario comunicare meglio come il settore, strutturalmente ciclico e volatile nei valori degli asset, sia ben radicato su consistenti basi industriali proiettate verso il futuro, a differenza di altre realtà imprenditoriali. Inoltre, è stato sottolineato come, in questo delicato momento, sia importante che il mondo bancario, quale partner del business armatoriale, mantenga gli impegni assunti attraverso una interpretazione elastica dei covenant contrattuali».
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- «In considerazione del fatto che la vita utile economica di una nave copre un arco temporale di 25-30 anni - ha rilevato Confitarma - si rende opportuno poi rivedere i criteri di valutazione delle navi, improntandoli meno al rigido e statico riferimento del mercato e più ad elementi reddituali prospettici. Infine, è stata rilevata la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento di capitali delle imprese per alleggerire gli impegni delle banche, mediante il ricorso a nuovi strumenti di capital market».
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