- Nel primo semestre dell'anno fiscale 2009, conclusosi lo scorso 30 settembre, il gruppo industriale e navalmeccanico giapponese Mitsubishi Heavy Industries (MHI) ha incamerato nuovi ordini per un valore complessivo di 1.115,7 miliardi di yen (12,3 miliardi di dollari), con un calo del 39,4% rispetto a 1.841,7 miliardi di yen totalizzati nel periodo aprile-settembre dello scorso anno.
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- Il gruppo ha archiviato la prima metà dell'esercizio fiscale 2009 con un passivo operativo di 3,1 miliardi di yen su un ricavo netto di 1.321,6 miliardi di yen rispetto ad un utile netto di 29,0 miliardi di yen su un ricavo netto di 1.574,6 miliardi di yen nel primo semestre dell'esercizio fiscale precedente. L'utile operativo è ammontato a 25,1 miliardi di yen (-65,5%).
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- I ricavi nel solo settore navalmeccanico si sono attestati a 105,5 miliardi di yen (-17,3%) e il comparto ha registrato un utile operativo di 12,5 miliardi di yen (+83,8%). Gli ordini incamerati dalla divisione navalmeccanica sono scesi ad un valore di 55,1 miliardi di yen (per la costruzione di sei navi) rispetto a 180,5 miliardi di yen nel primo semestre dell'anno fiscale 2008 (per la costruzione di 16 navi). Il portafoglio ordini del comparto navalmeccanico al 30 settembre scorso era costituito da 65 navi, di cui 19 car carrier, 14 portacontainer, otto navi per gas di petrolio liquefatto, sette pattugliatori ed altro naviglio. Nel periodo aprile-settembre di quest'anno la divisione ha consegnato sette navi (otto nello stesso periodo del 2008), di cui cinque car carrier e due navi per gas di petrolio liquefatto.
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- MHI prevede che la propria divisione di costruzione navale concluderà l'intero esercizio fiscale 2009 con nuovi ordini per un valore complessivo di 120-140 miliardi di yen (271,3 miliardi di yen nell'esercizio fiscale 2008), un ricavo netto di 240-250 miliardi di yen (240,2 miliardi di yen nell'esercizio 2008) ed un utile operativo di 11-16 miliardi di yen (1,6 miliardi di yen nell'esercizio 2008). Tali previsioni confermano quelle formulate all'inizio dell'anno fiscale 2009.
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