- Oggi il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha autorizzato una serie di stanziamenti per un valore complessivo di 8,65 miliardi di euro per la realizzazione di opere infrastrutturali strategiche, a partire da 1,3 miliardi di euro per avviare i cantieri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
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- «Si tratta - ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, di un'altra tappa fondamentale dell'azione del governo tesa a far ripartire l'infrastrutturazione del Paese e per colmare il grave ritardo accumulato negli anni. Quelle approvate sono opere pronte per essere appaltate».
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- In particolare, oltre al Ponte sullo Stretto, gli stanziamenti per le infrastrutture approvati dal CIPE includono la Pedemontana Lombarca (asse stradale) per 4.166 milioni di euro, l'asse stradale Lecco-Bergamo per 130.5 milioni di euro, la Metro M4 Milano per 910 milioni di euro, la Metro M5 Milano per 781 milioni di euro, il Terzo Valico dei Giovi (asse ferroviario Genova-Milano I° Lotto) per 500 milioni di euro, programma opere minori (prima fase) per 413 milioni di euro, la Tangenziale Napoli-Pozzuoli(asse stradale) per 153 milioni di euro, la torre di controllo dell'Aeroporto di Palermo per 58 milioni di euro, gli interventi al nodo ferroviario di Bari per 44 milioni di euro e gli interventi di ripristino degli edifici pubblici della città dell'Aquila per 200 milioni di euro.
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- Di segno opposto i commenti sull'approvazione dello stanziamento per la realizzazione del Ponte di Messina giunte dalle due sponde dello Stretto: per il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, si tratta di «un segnale impostante di attenzione ai problemi della Sicilia e del Mezzogiorno», mentre secondo l'assessore regionale ai Lavori pubblici della Calabria, Luigi Incarnato, «il Ponte sullo Stretto non ha copertura finanziaria e la Regione farà ricorso alla Corte Costituzionale per assenza della dovuta intesa sulle procedure».
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- In merito all'autorizzazione allo stanziamento per il Terzo Valico dei Giovi, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha confermato il «pieno sostegno della Regione alla realizzazione del Terzo Valico, e quindi a favore dello stanziamento, anche se ancora parziale». Positivo il commento anche del presidente di Confindustria Genova, Giovanni Calvini: «non posso che esprimere soddisfazione - ha sottolineato - per il via libera del CIPE al primo lotto del Terzo Valico. L'auspicio è che l'apertura dei cantieri possa avvenire entro la fine dell'anno. La realizzazione delle infrastrutture di accesso ai cantieri darà, da subito, un nuovo slancio alla nostra economia, senza contare i benefici futuri anche in termini di viabilità cittadina». Sul finanziamento al Terzo Valico è intervenuto anche l'assessore calabrese Incarnato, lamentando come «da una programmazione di circa 13 miliardi», il Sud sia «completamente tagliato fuori» e come sia in atto «il tentativo di isolare il Mezzogiorno»: «per la nuova opera del Terzo Valico dei Giovi, sulla linea Genova-Milano - ha rilevato Incarnato - sono stati stanziati cinque miliardi di euro. E questo insinua il sospetto che si voglia tentare di spostare su Genova i traffici internazionali che oggi sono assorbiti da Gioia Tauro».
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