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Smit e Boskalis, il matrimonio che non s'aveva da fare alla fine si farà
Merger in programma nella prima metà del 2010. «Eventuali implicazioni dirette per i dipendenti - hanno precisato le società - saranno limitate e conseguenza della natura complementare della fusione»
12 novembre 2009
Il matrimonio che non s'aveva da fare alla fine si farà. Alla fine, infatti, l'olandese Smit ha ceduto alle avanches della connazionale Boskalis, che in passato era stata respinta perché - secondo la corteggiata - avanzava proposte non adeguate al rango della Smit (inforMARE del 25, 26 e 27 febbraio, 15 e 15 settembre, 2 ottobre, 13 ottobre e 4 dicembre 2008). Oggi il lieto fine. Royal Boskalis Westminster NV e Smit Internationale NV hanno annunciato di aver fissato la data delle nozze, da celebrarsi nel primo semestre del prossimo anno.
Sulla partecipazione di matrimonio si legge che le due aziende hanno concordato la loro completa fusione con l'immissione di tutte le attività della Smit nel nuovo gruppo. La sposa non disporrà di una dote. Anzi, sarà Boskalis a presentare un'offerta pubblica del valore di 60 euro per ciascuna azione per l'acquisto di tutte le azioni circolanti della Smit.
Lo sposo è euforico. «Sono molto entusiasta per questa fusione», ha detto l'amministratore delegato di Boskalis, Peter Berdowski. «Con l'unione delle nostre società - ha aggiunto - si creerà un player marittimo olandese di scala mondiale. La fusione si inserisce alla perfezione nella nostra strategia di espansione e rafforzamento dei nostri servizi marittimi. Vedo notevoli opportunità per l'attuazione di sinergie tra le nostre aziende integrate con adatte e analoghe competenze e cultura».
Forse non è stato un colpo di fulmine. Ora però anche Smit sembra innamorata. «Le nostre discussioni e il confronto dei punti di vista - ha ammesso l'amministratore delegato della società, Ben Vree - hanno reso anche me entusiasta di questa fusione». Vree ha però precisato che non si tratta di infatuazione, ma di un amore consapevole e di un passo ben ponderato: «abbiamo un accordo chiaro per quanto riguarda la continuità dell'identità della Smit e della sua strategia - ha spiegato - in modo tale da garantire la prosecuzione delle attività della Smit».
Le due società hanno evidenziato che i diversi rami di business della Smit continueranno ad essere operati sotto lo storico brand e che l'azienda manterrà la sede principale a Rotterdam. Inoltre le attività terminalistiche della Smit e della Lamnalco, la filiale attraverso cui Boskalis aveva inizialmente avanzato proposte alla futura moglie, verranno integrate e creeranno sinergie con le attività di rimorchio portuale del nuovo gruppo.
Favorevoli alla prossima cerimonia nuziale sono anche i parenti stretti dei due sposi: le nozze - hanno confermato Smit e Boskalis - sono ben viste dai consigli di amministrazione e di sorveglianza delle due aziende. Inoltre sembra che nessuno risponderà all'eventuale esortazione a “parlare ora o tacere per sempre”: Smit ha reso noto che due suoi principali azionisti, la Delta Lloyd Groep e la Janivo Beleggingen, hanno già assicurato la loro benedizione agli sposi e che le loro quote insieme con quella della Boskalis (che detiene già il 20,01% della Smit) rappresentano circa il 44% del capitale azionario della Smit.
Smit e Boskalis hanno preso accordi anche per accudire la prole. Le due aziende hanno sottolineato che «eventuali implicazioni dirette per i dipendenti saranno limitate e conseguenza della natura complementare della fusione». In particolare, le società hanno assicurato «si adopereranno al meglio per evitare licenziamenti».
Intenzione di Smit e Boskalis è di firmare a breve un protocollo per la fusione e di ottenere tutte le necessarie autorizzazioni e dichiarazioni da parte delle autorità.
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