- Il porto di Amsterdam non ha alcuna intenzione di essere escluso dal mercato dei container e di essere estromesso dal network mondiale dei servizi di linea.
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- Nei giorni scorsi la Grand Alliance, il consorzio armatoriale costituito da Hapag-Lloyd, NYK, OOCL e MISC (quest'ultima ne uscirà a fine 2009), ha annunciato una riorganizzazione dei propri servizi tra Asia ed Europa che verranno diminuiti da quattro a tre rotazioni (inforMARE dell'11 novembre 2009). All'inizio del prossimo anno il consorzio, eliminando il servizio EU1, cancellerà pertanto l'attuale scalo al terminal ACT del porto di Amsterdam.
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- Commentando la riorganizzazione decisa da Grand Alliance, Amsterdam Container Terminals (ACT), la società del gruppo Hutchison Port Holdings (HPH) che gestisce il container terminal del porto olandese (inforMARE del 19 marzo 2009), ha spiegato che la toccata al proprio terminal sarà soppressa dalla programmazione invernale dei servizi del consorzio armatoriale perché le navi utilizzate su queste rotte sono troppo grandi e non possono raggiungere il terminal olandese in quanto non possono superare il complesso di chiuse di Ijmuiden.
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- Tuttavia ACT ha sottolineato di aver allo studio alternative per sostituire tale servizio ed ha precisato che, nel caso i volumi tornino a crescere dopo l'inverno, Grand Alliance potrebbe riattivare il servizio EU1.
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