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APM Terminals cerca casa sulla costa occidentale del Sud America e contende il Muelle Norte di Callao a DP World
La società terminalista del gruppo danese A.P. Møller-Mærsk ha proposto un investimento di 1,9 miliardi di dollari rispetto ad un impegno di 1,3 miliardi di dollari previsto dall'azienda di Dubai
17 febbraio 2010
Continua la lotta tra i principali operatori terminalisti per assicurarsi il posizionamento nei porti più strategici rispetto alle principali rotte mondiali. Teatro del confronto è ora il porto di Callao, il principale scalo container della costa occidentale del Sud America.
Nel 2006 il gruppo DP World ha ottenuto la concessione per operare il container terminal al Muelle Sur dello scalo peruviano (inforMARE del 20 giugno e 26 luglio 2006 e 30 aprile 2008). Successivamente la società di Dubai ha esteso le sue mire anche al Muelle Norte di Callao.
Tuttavia sulla scena si è presentato ora un nuovo temibile concorrente, pronto ad investire una cifra considerevole per sviluppare il nuovo impianto portuale al Muelle Norte. Si tratta dell'olandese APM Terminals del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk.
Nonostante la mediorientale DP World abbia recentemente confermato che rispetterà i propri impegni di investimento nonostante la crisi economico-finanziaria in cui versa la capogruppo Dubai World (inforMARE del 30 novembre 2009), evidentemente APM Terminals ritiene di poter offrire una miglior prospettiva di sviluppo al terminal del Muelle Norte.
Il gruppo olandese ha comunicato al governo peruviano di essere pronto a investire 1,9 miliardi di dollari in 30 anni nel nuovo container terminal di Callao. La proposta di APM Terminals prevede un investimento iniziale di 700 milioni di dollari nel periodo 2011-2015 per consentire al Muelle Norte di raggiungere nel 2017 una capacità di traffico annua pari a 930mila teu. Successivamente sono previste ulteriori spese per elevare la capacità dell'impianto a 2,3 milioni di teu nel 2024.
Attualmente la presenza di APM Terminals in Sud America è limitata alla costa orientale. Il gruppo opera infatti terminal nei porti di Buenos Aires, Pecem e Itajai.
Da parte sua alla fine del 2008 DP World ha presentato alle peruviane Autoridad Portuaria Nacional (APN) e Agencia de Promoción del la Inversión Privata (ProInversión) una proposta di ricostruzione e ammodernamento del terminal al Muelle Norte che prevede un investimento pari a 1,3 miliardi di dollari. Tale progetto prevede di dotare il terminal di una capacità di traffico pari a 1,2 milioni di teu all'anno.
La proposta progettuale di APM Terminals si differenzia da quella del gruppo mediorientale sostanzialmente nel prevedere la realizzazione di un terminal multipurpose incentrato sui container, ma aperto anche ad altre tipologie di traffico, come i rotabili, i siderurgici e le merci convenzionali.
L'Autoridad Portuaria Nacional ha reso noto che entro 60 giorni presenterà una valutazione di carattere tecnico sul progetto presentato dal gruppo APM Terminals.
Da segnalare che alla fine dello scorso anno DP World Callao, la joint venture 70:30 tra DP World e la peruviana Uniport creata per gestire il container terminal al Muelle Sur di Callao, ha siglato un accordo con la compagnia di navigazione Maersk Line, che fa parte del gruppo armatoriale danese come APM Terminals, per garantirle servizi terminalistici al Muelle Sur del porto peruviano a partire dall'aprile-marzo prossimi.
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