- Nel 2009 Eurogate ha registrato un pesante arretramento dei ricavi conseguente alla diminuzione del 12,3% del traffico dei container movimentato dai propri terminal (inforMARE del 3 febbraio 2010). Lo scorso anno il volume d'affari del gruppo terminalista tedesco è calato del 17,3% attestandosi a 591,4 milioni di euro rispetto a 715,0 milioni di euro totalizzati nel 2008. Ancora più accentuata la flessione del risultato operativo (EBITDA), che è ammontato a 149,6 milioni di euro (-26,2%), così come quella dell'utile netto, sceso a 47,8 milioni di euro (-59,0%).
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- Sottolineando come, nonostante la profonda crisi del mercato, Eurogate sia riuscita a raggiungere importanti obiettivi, tra cui il mantenimento dei posti di lavoro e un risultato operativo positivo, il presidente del gruppo, Thomas Eckelmann, ha confermato che la crisi economica ha trascinato lo sviluppo di Eurogate indietro di cinque anni: «abbiamo dovuto rinviare gli investimenti - ha spiegato, sottolineando però che il gruppo - sta tuttavia portando avanti i principali progetti, tra i quali l'ampliamento verso ovest del terminal di Amburgo». «Al punto in cui siamo - ha precisato - questo sarà alla fine disponibile nel 2017-2019». Eckelmann ha confermato anche l'impegno di Eurogate per la realizzazione del container terminal in acque profonde a Wilhelmshaven.
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- Per l'esercizio 2010 il gruppo tedesco prevede di registrare ricavi e risultati in linea con quelli dello scorso anno.
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