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MSC, la riduzione delle tasse d'ancoraggio contribuisce a garantire la competitività del porto di Gioia Tauro
L'obiettivo tuttavia - ha sottolineato un rappresentante della compagnia - potrà essere pienamente raggiunto solo con la diminuzione dei costi degli altri servizi portuali
17 maggio 2010
Il gruppo armatoriale Mediterranean Shipping Company ( MSC) ha espresso apprezzamento per il provvedimento del porto di Gioia Tauro con il quale sono state ridotte le tasse d'ancoraggio sulla base di una norma decisa dal governo per sostenere i porti di transhipment (inforMARE del 9 febbraio 2010). Il provvedimento, operativo da oggi, prevede la riduzione del 60% delle tasse di ancoraggio che si abbassano ulteriormente, fino a toccare il 90%, per le navi di grandi dimensioni.
«Era vivamente attesa la formalizzazione del dispositivo preannunciato nei giorni scorsi dalla Port Authority di Gioia Tauro che ha concretamente adottato una precisa politica a sostegno del rilancio dello scalo e del suo traffico portuale», ha dichiarato il capitano Raffaele Porzio, manager della MSC, in visita al porto calabrese. «Le misure intraprese - ha confermato - sono in linea con la normativa d'urgenza emanata dal governo che ha dotato le Autorità Portuali degli strumenti normativi per superare la crisi che ha investito il sistema nazionale dei porti e del transhipment in particolare».
«L'adozione di questo provvedimento - ha detto Porzio - costituisce un primo passo importante per il rilancio della competitività del porto di Gioia Tauro nell'area mediterranea anche perché, opportunamente, la riduzione delle tasse è un beneficio che è stato rivolto principalmente alle grandi navi che possono essere servite solo in pochi scali, tra i quali Gioia Tauro, dotati di infrastrutture e organizzazioni adeguate».
«Da oggi, quindi - ha proseguito il manager di MSC - prende forma concreta la politica dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro che ha deciso di ridurre le tasse alle navi che attraccano nel proprio scalo, diminuendo così le proprie entrate, mettendo in campo quanto in suo potere a sostegno della competitività del porto. L'obiettivo è quello di recuperare la sua posizione di leadership nel settore del transhipment all'interno del circuito dei traffici internazionali del Mediterraneo. Obiettivo che, tuttavia, potrà essere pienamente raggiunto solo se si ridurranno analogamente, come discusso, anche i costi degli altri servizi portuali (ormeggio, pilotaggio e rimorchio) e, in un contesto di permanente pace sociale, anche tutti gli elementi che appesantiscono i costi portuali vengano opportunamente affrontati dagli organi di governo. Solo così infatti il porto di Gioia Tauro sarà in grado di competere con i porti del Nord Africa».
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